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No al ricatto di Preioni sui 200 milioni di euro per il VCO. Ascolti i medici sul nuovo e unico ospedale baricentrico.

No al ricatto di Preioni sui 200 milioni di euro per il VCO. Ascolti i medici sul nuovo e unico ospedale baricentrico.
Le dichiarazioni fatte ieri dal sottosegretario regionale leghista Alberto Preioni, all’inaugurazione del potenziamento delle prestazioni di radioterapia all’ospedale Castelli, lasciano a dir poco stupiti.
Il primo aspetto negativo è affermare che i 200 milioni di euro per riqualificare i due ospedali, non siano destinabili al progetto eventuale di un unico ospedale; una minaccia e un ricatto che non può essere accettato, così come quello di adombrare conseguenze sulla sede della direzione Asl di Omegna.
Inoltre, non vedere che il livello della sanità pubblica nel VCO è sempre meno qualitativo è davvero grave: tempi lunghi per visite ed esami, carenza dei medici di base, la presenza dei gettonisti, una situazione nei DEA non più tollerabile, il futuro incerto della medicina territoriale e dei progetti della Case delle Salute (di cui non si vede traccia). Questi aspetti negativi sono sotto gli occhi di tutti, e la sanità pubblica è pian piano sostituita da quella privata.
Inoltre, in merito alle strutture ospedaliere i medici hanno espresso in passato il proprio giudizio e lo hanno ribadito ora: ci vuole un unico ospedale, nuovo e baricentrico.
Preioni non è all’opposizione, non può chiedere che altri risolvano per lui e per il presidente della regione Piemonte Cirio la situazione, e prenda atto dell’arroganza con la quale questa Regione insiste nel voler buttare 100 + 100 milioni di euro nella inutile e inefficace ristrutturazione dei due mezzi ospedali attuali (lo ripeteremo sino alla noia che gli attuali sono due mezzi ospedali, non avendo tutti i reparti nelle due sedi).
L’unico a non averlo capito è lui.
Il secondo aspetto è il maldestro tentativo di Preioni di associare la critica mossa da più parti alla qualità sempre più precaria dei servizi sanitari offerti nel VCO, come se fosse diretta anche a chi ci lavora, infermieri, medici, personale amministrativo ecc.
Un tentativo triste perché le responsabilità di questo declino compete alla politica sanitaria di  chi guida la regione Piemonte da oltre sei anni! E noi, come Partito Democratico lo abbiamo sempre scritto, ringraziando chi opera sul territorio all’interno delle nostre strutture pubbliche.
Partito Democratico
Coordinamento provinciale Verbano Cusio Ossola

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Emergenza sanità. Incontro a Verbania su “Il modello delle case di comunità come risposta alle difficoltà della cittadinanza”.

Mercoledì 11 dicembre 21:00 spazio Sant’Anna, Via Belgio 4 Verbania, incontro pubblico:
Emergenza sanità. Il modello delle case di comunità come risposta alle difficoltà della cittadinanza“.

Ne parliamo con:
– Gianna Pentenero, consigliera regionale Pd.
– Dottor Vincenzo Mondino, primario di malattie infettive presso ASL VCO e presidente commissione consiliare sanità e salute città di Verbania.
– Dottor Antonio Lillo, presidente ordine dei medici di COE, medico della Casa della Salute di Cannobio.
– Professor Piergiorgio Duca, docente ordinario di statistica medica e di epidemiologia presso l’Università degli Studi di Milano.
Modera l’incontro Michela De Nicola, coordinatrice tavolo sanità PD di Verbania.

Partito Democratico Circolo di Verbania, Verbania si prende cura, Volt Verbania civica, Movimento 5 Stelle Verbania, Una Verbania a Sinistra, Europa Verde invitano la cittadinanza a partecipare.
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Terminate le agende di gravidanza in tutti i consultori del VCO. Da settimane non arrivano. Brezza (pd): “la regione Piemonte dimentica le famiglie ancora una volta.”

Terminate le agende di gravidanza in tutti i consultori del V.C.O. Da settimane non arrivano. Brezza (PD): “La Regione Piemonte dimentica le famiglie ancora una volta.”
Verbania, [05.12.2024] – “È inaccettabile che, mentre la destra di governo regionale continua a fare retorica su natalità e sostegno alla famiglia, i servizi essenziali per le donne in gravidanza siano carenti o addirittura assenti nei consultori del Verbano Cusio Ossola. La mancanza delle agende di gravidanza in tutta la nostra provincia è un segnale grave di trascuratezza e di scarsa attenzione verso un momento cruciale della vita delle donne e delle famiglie”, dichiara Riccardo Brezza, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale a Verbania.
L’agenda di gravidanza, uno strumento fondamentale per guidare e accompagnare le donne nei primi delicati mesi di gestazione, non è disponibile nei consultori territoriali del VCO. Una carenza che si inserisce in un quadro già critico per la sanità pubblica del nostro territorio, e che evidenzia un’assenza di programmazione e di volontà politica da parte della Giunta regionale Cirio.
“Proprio nel primo trimestre di gravidanza, un periodo in cui le donne e le famiglie necessitano di maggior sostegno, la Regione Piemonte sceglie di lasciarle sole. È un paradosso che stride con la propaganda del centrodestra, che si riempie la bocca di parole come ‘famiglia’ e ‘natalità’, ma poi non garantisce neppure i servizi di base per tutelare la salute e il benessere delle future mamme”, continua Brezza.
Brezza conclude chiedendo un’azione immediata: “La Regione deve agire subito, non solo per sanare questa mancanza, ma per dimostrare che le politiche per la natalità non sono solo slogan. Il Partito Democratico continuerà a vigilare e a battersi per garantire alle famiglie i diritti e i servizi che meritano.”
Riccardo Brezza 
Capogruppo Consigliare Partito Democratico Verbania
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Sanità: anche dal sindaco di Domodossola Pizzi, dopo i medici, un invito alla Regione Piemonte a cambiare scelte. Si ascolti il territorio!

Le parole del sindaco di Domodossola Pizzi contro la regione Piemonte “che ha passato cinque anni senza fare praticamente nulla in merito alla riorganizzazione sanitaria”, sono l’ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche del centro destra nel nostro territorio.

Concordiamo, come già espresso da altri Sindaci, sul fatto che sia urgentissimo che la Regione Piemonte accetti il fatto che serve un nuovo e unico ospedale, e che non servono a nulla tutte le passerelle del mondo se pensano di convincerci che sia adeguata la loro proposta di spendere 200 milioni di euro per i due vecchi ospedali, con tempistiche di realizzazione (citando sempre Pizzi) “grottesche, altri dieci anni, forse quindici, forse mai”; anche se  sappiamo che con Pizzi è più complicato essere d’accordo sulla localizzazione (che per noi deve essere baricentrica).

Due ospedali plurisede che rimarranno con servizi diversi, poco funzionali quindi (basta vedere la situazione dei due DEA attuali), non in grado di essere attrattivi per i medici e più dispersivi e non rispondenti alla attuale carenza di personale sanitario.

Lo ricordiamo ogni volta: la Regione Piemonte ha commissionato, due anni fa, uno studio sul sistema sanitario nel VCO (on line sul sito della Regione.) che, da un semplice lettura dei dati e dalle indicazioni scritte, conferma l’utilità della scelta dell’ospedale nuovo come miglior risposta ai problemi del nostro territorio. Ed è scritto nero su bianco a pagina 55 dove testualmente recita: “la soluzione che vede la realizzazione di un unico presidio risulta essere, per le ragioni esposte nell’analisi, la soluzione tecnica più adatta e sostenibile”.

E, invece, la Giunta del Presidente Cirio, del neo assessore regionale alla sanità Riboldi e del consigliere regionale Preioni continua a proporre una strada che contraddice ciò che è scritto nell’analisi tecnica dello studio e ciò che continuano ad affermare i medici del territorio de molti Sindaci. Un enorme errore!

Tutto questo mentre i servizi ospedalieri sono in difficoltà, le liste d’attesa crescono, la sanità territoriale è in enorme difficoltà (senza che si sappia nulla del futuro delle Case della Salute finanziate dai soldi europei del PNR), e la carenza dei medici di base inizia ad essere pesante.

Si campi passo e marcia. Si ascolti il territorio!

Partito Democratico Verbano Cusio Ossola

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Annunci roboanti di rilancio ma la Sanità nel VCO è in profonda crisi.

🟢 In questi giorni si susseguono annunci di investimenti nelle strutture ospedaliere, con la sfilata dei canditati Cirio e Preioni sul territorio, come per la rianimazione e il minireparto di assistenza pediatrica a Domodossola.
Investimenti che sembrano prospettare un modello più efficiente ed efficace delle cure. Purtroppo, non è assolutamente cosi, perché non ci sono le relative dotazioni di personale come medici o infermieri. Si possono aprire interi reparti o installare nuovi macchinari, fare nuove sale operatorie o ambulatori con strumentazione all’avanguardia ma se poi manca il personale, si intuisce che non si risolve la crisi della sanità nel nostro territorio.
Tutti i cittadini, quotidianamente, fanno esperienza di tempi non più tollerabili per accedere al servizio sanitario; le risposte dal centro prenotazioni sono che mancano le agende, che alcuni esami si possono fare a giugno o luglio del 2025! (ad esempio, colonscopie o risonanze magnetiche) e i tempi di attesa medi nei casi in cui non vi è prescrizione di urgenza sono al limite dell’assurdo. E nemmeno i recenti finanziamenti annunciati dal Governo e dalla Regione hanno migliorato la situazione, se non in limitati casi, e con provvedimenti ed iniziative circoscritte nel tempo come ricorrendo all’ormai noto meccanismo dei gettonisti.
La Sanità deve essere organizzata per essere più vicina ai cittadini con tutti i servizi necessari. Invece, oggi la realtà e ben diversa: sono moltissimi i nostri concittadini del VCO che, per accertamenti o cure, devono rivolgersi alle strutture private, andando anche fuori Provincia o addirittura fuori Regione con disagi e costi elevati.
Questa è la realtà, e ci si può ritrovare nell’appello lanciato da molti scienziati e premi Nobel a livello nazionale sulla drammaticità della situazione nella sanità pubblica e quindi con un aumento del ricorso al privato, snaturando il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale.
La candidata Presidente Gianna Pentenero mette al primo posto dei temi da affrontare proprio il rilancio ed il potenziamento della Sanità pubblica in Piemonte, garantendo un adeguato finanziamento e le assunzioni necessarie. Queste se non verranno fatte a breve, porteranno ad un ulteriore contraccolpo negativo sul sistema, anche in vista dei molti pensionamenti previsti entro il 2024 di medici ospedalieri, medici di famiglia e infermieri, Ci chiediamo: la regione ha già promossi i bandi per appaltare i servizi?
Nel frattempo bisogna anche pensare alle condizioni di lavoro del personale oggi occupato, sempre più sotto pressione ed in condizioni non ottimali, sia per loro ma anche per i pazienti.
Invitiamo il Consigliere, l’Assessore e il Presidente della Regione Piemonte a soffermarsi un po’ di più a constatare la drammatica situazione dei pronto soccorso invece di fare visite estemporanee, buone giusto per qualche foto in campagna elettorale.
Candidati alle elezioni regionali per il Pd nella circoscrizione VCO Azzurra TV
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Sanità: dalla grave realtà a progetti di salute. Incontro ad Omegna con A.Saitta ex assessore regionale sanità

Un incontro con Antonio Saitta, ex assessore alla Sanità della Regione Piemonte, e i candidati alle regionali per il VCO Alice De Ambrogi e Lucio Reggiori, in cui discuteremo le proposte del Partito Democratico Verbano Cusio Ossola per una migliore Sanità in Piemonte.
Il diritto alla salute è a rischio, messo a repentaglio dai tagli delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale, dalla carenza di personale negli ospedali, dalle liste d’attesa lunghissime.
Per il Partito Democratico la difesa della Sanità pubblica è una priorità assoluta, e fondamentali per una svolta saranno le elezioni regionali.
Il centro destra in regione non è grado di garantire nemmeno i servizi sanitari pre-covid.
❗Liste d’ attesa interminabili
❗mancanza di medici ed infermieri
❗personale esausto che scappa dal nostro territorio
❗uso smodato di gettonisti
❗giri improbabili per tutta la regione per semplici analisi che si potrebbero fare qui.
La destra sta smontando la Sanità pubblica e ne va pure fiera.
Noi abbiamo un’ idea diversa e vogliamo condividerla con voi.
Ci vediamo il 19 aprile alle 21 al Forum di Omegna
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