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Dall’ASL VCO i numeri confermano il fallimento delle politiche del centro destra su sanità ed ospedali

Le dichiarazioni agli organi di stampa dei giorni scorsi, della Direttrice Generale dell’ASL VCO dott.ssa Chiara Serpieri, sono illuminanti e talmente chiare che suonano come l’ennesimo campanello di allarme sugli annunci fatti dal centro destra per questo territorio.
Nell’intervista appare chiaramente la totale assenza di risorse per ciò che il centro destra ha annunciato di voler realizzare, a partire proprio dal nuovo ospedale di Domodossola, una promessa irrealizzabile, caduta nel vuoto. É di tutta evidenza che ciò avvenga anche in ragione del fatto che manca il personale per realizzarla. È già in corso, infatti, un uso massiccio e costosissimo dei gettonisti, e cioè professionisti di altri territori non dipendenti dalla nostra ASL.
Quindi il bilancio ASL è in enorme difficoltà, con un enorme debito, bocciato dai suoi stessi revisori dei conti, e certifica come il progetto fatto di soli annunci del centro destra è fallito ancora prima di iniziare o di vedere un solo atto concreto, dopo oltre due anni di sole parole a partire dall’assessore alla sanità Icardi.
Le responsabilità non possono essere attribuite indistintamente alla politica tutta, ma sono del centro destra che ha voluto stoppare il percorso già iniziato del nuovo ospedale baricentrico (che aveva le risorse e gli atti e progetti concreti per la sua realizzazione) per uno non sostenibile.
Inoltre, il mancato coinvolgimento del territorio e dei Sindaci è sotto gli occhi di tutti e continua a perdurare colpevolmente malgrado i primi cittadini abbiano, per legge, notevoli competenze e responsabilità in ambito locale in merito alla tutela della salute dei cittadini.
Dopo due anni e mezzo dall’insediamento della nuova amministrazione regionale del Presidente Alberto Cirio, siamo alla mancanza più totale di una strategia: a pagarne le conseguenze la salute dei cittadini del VCO per un servizio sanitario ormai ai minimi livelli nel VCO.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale PD VCO
e Segreteria Provinciale

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Sanità ed ospedali nel VCO: regna il caos in regione Piemonte. A pagarne le conseguenze la salute dei cittadini

É ormai qualche settimana che si susseguono notizie di vario contenuto sul tema sanità in Provincia. Riteniamo che questo sovrapporsi di piani, di comunicati vari, di prese di posizione rischia di generare ulteriore caos a quello ormai costante a cui, colpevolmente, la Regione Piemonte ha esposto il territorio del VCO negli ultimi anni.

Proviamo, quindi, ad analizzare i fatti e a riordinare le idee.

Partiamo dal bilancio della ASL del VCO che ha ricevuto, recentemente, parere sfavorevole dai Revisori dei Conti. Cosa ci dice questo bilancio? Che per una gestione della sanità in linea con quanto è stato prospettato dalla Regione Piemonte si genera uno sbilancio di 40 milioni di euro sul budget preventivato che la Regione stessa assegna alla nostra Provincia.

Questo vuol dire che la Regione prospetta una riorganizzazione (presunta perché, lo ricordiamo, mancano ancora le carte) della sanità ospedaliera senza fornire le risorse necessarie a realizzare questo stesso progetto e che, quindi, di fatto, afferma di voler mantenere due DEA e due presidi ospedalieri nella nostra Provincia ma non fornisce i fondi necessari per farlo. Ciò decreta, in sostanza, l’insostenibilità e l’irrealizzabilità, nei fatti, di questa proposta.

Passiamo, poi, al progetto di sanità territoriale con l’investimento dei fondi del PNRR. Anche qui, fa bene il nostro gruppo Consiliare Regionale a denunciarne l’assoluta mancanza di coinvolgimento del territorio. Con chi si è confrontata la Regione? Ma soprattutto, per quale motivo tiene scollegato questo piano con quello della riorganizzazione ospedaliera? In che modo sanità ospedaliera e territoriale possono dialogare e collaborare tra loro se non sono pianificate e studiate in sinergia? Questo rimane uno dei molti misteri, mai risolto, di questo metodo strampalato di fare pianificazione della Regione Piemonte che rischia di mettere letteralmente a repentaglio le risorse del PNRR, come, del resto, ci ha già abituato e sta accadendo anche per altri ambiti, non solo sanitari.

Proponiamo, infine, una riflessione sul personale sanitario. É indubbio che la mancanza di risorse umane in ambito ospedaliero (che si aggiunge a quella dei medici di famiglia esplosa solo qualche mese fa) esponga il nostro territorio ad un lento e inesorabile deterioramento della qualità dell’offerta sanitaria. I concorsi vanno deserti e chi rimane è costretto a turni massacranti con un utilizzo massiccio di gettonisti, modalità non esattamente in linea con principi di economicità e continuità del servizio di cura. É forse questo il motivo per cui nel bilancio dell’asl alla voce “consulenze” vi è un impiego così rilevante di risorse (5 milioni di euro)?

É questa la prima preoccupazione che dovrebbe avere chi governa la Regione e che dovremmo avere anche tutte e tutti noi, cittadini che nel VCO vivono, e che qui vorrebbero curarsi. É evidente, lo si percepisce chiaramente quando si prenota semplicemente una visita, che la sanità del VCO stia sparendo dai radar, già ora, nei fatti, senza aspettare una riorganizzazione sanitaria come quella, a parole, prospettata e che non avverrà mai. Questo dovrebbe togliere il sonno a chi ci governa e soprattutto a chi in Regione, questa Provincia, la rappresenta. Invece si continuano a proporre progetti irrealizzabili, in cui nemmeno si crede perché, per gli stessi, non si forniscono risorse adeguate. Evidentemente il fatto che i cittadini del VCO si curino fuori provincia o fuori regione non è così rilevante per la Regione.

Tirando le somme, quindi, siamo di fronte ad un totale fallimento della proposta politica della Regione Piemonte e riteniamo sia opportuno che questo territorio torni a dialogare per formulare una seria proposta organica e sostenibile che tenga conto di medicina ospedaliera, medicina territoriale e risorse umane e che, certamente, ci vedrà seriamente impegnati nell’elaborare una riflessione nei prossimi mesi.

Segreteria provinciale PD VCO

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Manifestazione a difesa dell’ospedale Castelli sabato 22 maggio

SALVIAMO IL CASTELLI, LOTTIAMO PER IL NOSTRO OSPEDALE è lo slogan con cui il Comitato di difesa del nosocomio verbanese annuncia un nuovo presidio sul piazzale di fronte all’ingresso del Castelli sabato 22 maggio alle ore 15.  

L’iniziativa è stata illustrata oggi per il Comitato da Laura Sau, Giovanni Alba, Mariano Bolognesi (a cui hanno aderito consiglieri comunali del PD). Dopo la precedente mobilitazione LIBERIAMO IL CASTELLI del 24 aprile, le cose non sono certo migliorate, anzi il Piano Ires ha provocato la divisione del territorio ed ha accresciuto le preoccupazioni per il futuro del Castelli, di fronte a riduzione dei posti letto, chiusura di maternità e pediatria, chiusura del Dea. 
Si invita a partecipare numerosi senza simboli e bandiere perchè non si tratta di una lotta politica, ma per la salute dei cittadini.

Mentre l’ospedale verbanese è quello che ha pagato più duramente l’emergenza ed è tuttora in attesa del rientro dei servizi spostati, il futuro appare sempre più incerto. Al  Piano Ires si dice un NO che non è contro nessuno, ma vuole rivendicare il diritto alla salute di oltre 100.000 residenti nel sud della provincia (la maggioranza degli abitanti del Vco), ponendo fine a falsità, mistificazioni e manipolazioni.   Si ritiene inconcepibile la penalizzazione dei servizi sanitari nella parte più popolosa della provincia, con il ridimensionamento del Castelli, la riduzione a 125 posti letto, la scomparsa di interi reparti e quella che di fatto sarà la chiusura del Dea.  Si aggiunge che Verbania e il Verbano devono avere il diritto di ottenere chiare risposte alle loro esigenze di salute oggi insufficienti, come dimostra l’elevatissima mobilità passiva colpevolmente tollerata senza assumere i correttivi necessari.

Da Verbaniamileeventi

La proposta della Regione Piemonte: verso una sanità di serie C per il VCO

Ennesima presa in giro della Regione Piemonte e ancora solo slide per un progetto che delinea una sanità di serie C per il VCO e nessun investimento per la sanità territoriale. Questo sembra essere il riassunto della riunione di oggi della rappresentanza dei Sindaci del VCO con i vertici della regione Piemonte.In poche parole la regione presenta oggi un’idea, diversa da quella illustrata in pompa magna nell’ottobre 2019 ( e che fermò purtroppo il percorso verso l’ospedale nuovo baricentrico che aveva già i fondi necessari per la sua realizzazione), che ribadisce i contenuti dell’annuncio fatto alla stampa due mesi fa dal capogruppo della Lega in regione Alberto Preioni.La proposta, per ora son sempre solo slide, perché atti concreti o delibere non se ne vedono dopo due anni di governo del centro destra, vede un piccolo e nuovo ospedale a Domodossola e un Castelli ridimensionato e in odore di privatizzazione.La Regione, inoltre, dovrebbe dire come è compatibile questa proposta con quanto previsto dal PNNR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che prevede l’attuazione del decreto Balduzzi con il potenziamento della medicina territoriale e la realizzazione degli “ospedali di comunità” che sono strutture diverse dagli attuali ospedali (cioè senza DEA).Una scelta inaccettabile che, se mai si realizzerà, porterà la sanità del VCO in serie C , con due “ospedalini” non in grado di dare quel livello qualitativo necessario. L’ennesima mancanza di rispetto per il nostro territorio di una Regione Piemonte che pensa di più, per non scontentare la Lega, a mantenere i propri equilibri politici interni che a dare risposte adeguate alle necessità del territorio.Inutile scrivere che medicina e sanità sul territorio sono parole sconosciute per la Giunta Cirio.Slide e parole che, molto probabilmente rimarranno tali, perché le risorse economiche voleranno altrove, in altre province, facendo precipitare la nostra offerta sanitaria verso una qualità decisamente più bassa e marginale.

Alice De Ambrogi – Segretaria Provinciale –
e la Segreteria Provinciale Partito Democratico

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Casa della Salute a Domodossola: necessaria ed opportuna. Presentata un’interpellanza del Partito Democratico in Consiglio Comunale

La situazione pandemica ha ampiamente dimostrando che i territori che hanno centrato la propria organizzazione Sanitaria solo sulla dimensione Ospedaliera, stanno peggio nel fronteggiare l’emergenze rispetto ai territori che hanno mantenuto un maggiore equilibrio tra le diverse funzione, tra ospedale e servizi territoriali, poste a salvaguardia della salute.
Nella nostra Città, pur in presenza di un significativo numero di medici di Medicina generale disponibili a svolgere la propria attività in forma associata, finora non è stato possibile realizzare alcuna forma di “Medicina di Gruppo”, similmente a quanto realizzato con la “CASA della SALUTE” di Crevoladossola.
Ciò è avvenuto principalmente per la mancanza di una adeguata struttura in grado di accogliere unitariamente, oltre agli studi medici, anche tutte quelle funzioni ambulatoriali di base e socio-assistenziali che Piano Nazionale e Legge Regionale prevedono.
Sarebbero indubbi i vantaggi di una Casa della Salute per i cittadini di Domodossola: disponibilità continuativa – da ore 8.00 a ore 20.00 per cinque giorni/settimana- di un medico sempre presente, supportato da ambulatorio infermieristico, in grado di svolgere sia attività diagnostica strumentale semplice che di tipo più complesso, con ambulatori in connessione alla rete della terapia del dolore e cure palliative.Tutto ciò indipendentemente dal San Biagio, comprese le pratiche burocratiche connesse alle cure.
Sono previsti ingenti finanziamenti, sia dall’Europa che dalla Regione, per la Medicina Territoriale, ma la nostra Città rischia di venirne esclusa, con particolare riferimento alle attrezzature di diagnostica da assegnare ai medici di Medicina Generale ed al supporto di personale di studio.
Il Partito Democratico, con questa interpellanza presentata al Consiglio Comunale di Domodossola cerca di rendere l’Amministrazione Comunale – finora focalizzata sulla Sanità intesa solo come Ospedale – più presente sul versante della sanità territoriale, sollecitandola a collaborare con l’ASL VCO e i medici di base in questa direzione.
Noi siamo convinti che realizzare una Casa della Salute a Domodossola costituirebbe un grande arricchimento per la Città, darebbe ai cittadini il vantaggio di servizi molto più accessibili e pronti, cosa che la pandemia ci ha indicato come esigenza inderogabile.

Per questo nell’interpellanza si chiede alla fine:
· se non ritiene opportuno convocare quei medici di Medicina Generale operanti in Città che già si sono resi disponibili a costituirsi in forma associata per una casa della Salute a Domodossola.
· Se non ritiene opportuno, con la collaborazione dei detti medici e di quanti altri si volessero aggiungere, definire le caratteristiche necessarie alla ipotizzata Casa della Salute in Domodossola ed individuarne il sito più adatto alla localizzazione.
· Se non ritiene opportuno successivamente attivare  le pratiche per la sollecita realizzazione di un Progetto Preliminare da allegare ad una altrettanto sollecita domanda da inoltrare ai Responsabili ASL così come all’Assessorato Regionale competente.
· Se non ritiene, contestualmente alle azioni di cui sopra, procedere alla ricognizione di tutte le possibili fonti di finanziamento ed, in tutti i casi, provvedere ad un adeguato intervento sul Bilancio Comunale finalizzato alla realizzazione della Casa della salute.
· Se non ritiene, infine, di fare partecipi i Consiglieri Comunali alle diverse fasi di confronto e costruzione che conducono alla realizzazione della Casa della Salute in Domodossola.

Segreteria e gruppo Consiliare
Partito Democratico Domodossola

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Sabato 14 novembre conferenza con Chiamparino sul governo regionale e la politica sanitaria piemontese.

Sabato 14 novembre video conferenza alle 15.30 sul governo regionale e la politica sanitaria piemontese.

Partecipano l’ex Presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’ex assessore alla sanità Antonio Saitta e il Sindaco di Verbania Silvia Marchionini.

Organizzano i Giovani Democratici Piemontesi.

? – 14 novembre 2020
⏰15:30
Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/87864530101
ID riunione: 878 6453 0101