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Incontro dibattito sulla scuola a Gravellona Toce

image La scuola è il nostro futuro. Quale scuola per i nostri figli?
Genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, amministratori locali e cittadini che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica sono invitati a partecipare MERCOLEDì 25 FEBBRAIO 2009 – ore 21.00, presso la Biblioteca civica a Gravellona Toce, all’Incontro-dibattito sulla (contro)riforma del Ministro Gelmini.
Interverranno NICOLA FONZO, Dirigente scolastico, CLAUDIO MAULINI, Psicologo e psicoterapeuta.
Fare il punto e capire come andare avanti insieme
per promuovere una scuola pubblica di qualità
Organizza Comune di Gravellona Toce, con la collaborazione di coordinamento “Salviamo la scuola pubblica” Alto Novarese; Comitato Genitori, Insegnanti, Studenti Cusio; Coordinamento Genitori Docenti Verbania.

Quale futuro per la scuola nel VCO?

image Numerosi partecipanti, ieri sera a Palazzo Flaim di Verbania, hanno assistito all’iniziativa sui temi della scuola promossa dal Partito Democratico.
Presenti come relatori l’assessore regionale all’Istruzione Giovanna Pentenero, il presidente nazionale dell’UNCEM Enrico Borghi, nonché l’ass. provinciale Liliana Graziobelli e la resp. Scuola della CIGL del VCO Gabriella Prandi.
Ha destato preoccupazione e sconcerto la mera “cronologia dei fatti” che Borghi ha presentato, come introduzione, agli intervenuti, dove si evince che il disegno politico del governo nazionale non è riformare la scuola, con la scusa dei risparmi, ma è un’accavallarsi di proposte e modifiche, successive l’una all’altra, che porteranno, tra l’altro, a penalizzare le zone più periferiche, le strutture più piccole, contrariamente a quanto annunciato dall’On. Cota (Lega Nord), nella medesima sede circa un mese fa, e cioè la salvaguardia dei plessi scolastici nei territori collinari e montani. Un disegno che, come anche sottolineato da alcuni interventi dei partecipanti, diminuisce la qualità formativa degli studenti, senza tenere conto di esigenze territoriali, di programmazione, di investimenti già realizzati dagli enti locali. l’assessore Regionale ha sottolineato il costante impegno del Piemonte nei confronti della scuola, con aiuti diretti alle famiglie, borse di studio, agevolazioni, e investimenti diretti nelle strutture e nella formazione e ha ribadito la totale contrarietà alla “riforma” Gelini, soprattutto per la confusione e il metodo utilizzato dal governo per ottenere ciò che in realtà non è nell’agenda del Ministro dell’Istruzione ma bensì in quello dell’Economia; un errore, quello iniziale, che a cascata ne farà seguire tanti altri portando confusione tra i genitori, gli insegnanti e all’interno mondo della scuola.
La conclusione degli accordi tra Ministero ed enti locali che porteranno a numerose modifiche nell’orario, nell’offerta formativa, nel personale a disposizione di ogni scuola, contrariamente a quanto richiesto da alcune regioni e da altri realtà territoriali, avverrà (“ovviamente”), per volere del governo, dopo le elezioni amministrative ed europee di giugno.
Sono gli stessi genitori, o almeno coloro che hanno avuto modo di approfondire questa vicenda, che si ritrovano preoccupati per i loro figli, non sapendo se le scelte fatte in passato potranno essere portate avanti, se ci sarà o meno la possibilità di avere un orario più flessibile ma comunque prolungato e non ridotto, se la loro scuola ricadrà in quelle al di sotto dell’asticella imposta dal governo, per cui è prevista la chiusura oppure no.
Il Partito Democratico si muoverà sulla strada della riforma della scuola, tenendo ben presente che una razionalizzazione deve essere fatta ma questa, deve evitare nel modo più assoluto la riduzione della qualità formativa della nostra scuola e la salvaguardia del diritto all’istruzione per tutti i ragazzi, dalla scuola primaria in avanti.

Incontro pubblico sui temi della riforma Gelmini nella scuola. A Verbania giovedì12 febbraio

image "Quale futuro per le scuole di montagna? Quale futuro per la scuola nel VCO? l’impatto della Riforma Gelmini"
È questo il tema dell’incontro pubblico, aperto a genitori, studenti e ai lavoratori della scuola, organizzato dal partito democratico nella giornata di Giovedì 12 febbraio, alle ore 21 presso Palazzo Flaim a Verbania Intra, alla quale parteciperà Giovanna PENTENERO, Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale della Regione Piemonte.
È possibile scaricare il volantino con i contenuti delle proposte del PD (cliccare qui) ed anche il PDF dell’invito (cliccare qui).
Interverranno inoltre all’incontro Enrico BORGHI presidente Nazionale UNCEM, Liliana GRAZIOBELLI assessore Provinciale all’Istruzione e Formazione Professionale nel VCO, Gabriella PRANDI Segretaria CGIL Scuola VCO, Aldo RESCHIGNA consigliere Regionale PD.
A presiedere sarà Paolo SULAS coordinatore Circolo PD Verbania.

Approvato il piano triennale regionale per la scuola

image Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il piano triennale 2009-2011 per il diritto allo studio e la libera scelta educativa.
Oltre a definire le priorità di finanziamento e al programmazione delle attività in materia di diritto allo studio, il piano garantisce certezza di finanziamenti per il periodo che "copre", mettendo in rilievo l’importanza di una programmazione di lungo periodo che assicuri – ed è molto importante – la continuità delle attività più efficaci e più coinvolgenti per i giovani studenti. 
Il provvedimento, oltre che necessario, era atteso perché le risorse che la legge 28 del 2007 destina a Province, Comuni, scuole e famiglie, possano essere erogate. Serviranno a finanziare interventi per assicurare il diritto allo studio a studenti con difficoltà socioculturali, a stranieri, a bambini e ragazzi con esigenze educative speciali, per  i libri di testo, e altro ancora. Si tratta, in particolare in questo momento di crisi economica e sociale, di un sostegno concreto alle famiglie con un ISEE fino a 32 mila euro perché possano sostenere le spese per trasporti, mense, libri, attività scolastiche e, se scelgono la scuola paritaria, per le spese di frequenza. Il budget per il 2009 è di 111 milioni: 81 di spesa corrente e 30 di investimenti.Grande attenzione, ovviamente, alla scuola pubblica ma conferma delle risorse ( circa 21 milioni) anche alle scuole paritarie. Con questo piano triennale, nei fatti, si garantisce l’accesso ad una offerta formativa diffusa e qualificata, fin dalla scuola dell’infanzia, valorizzando al massimo la centralità del sistema pubblico dell’istruzione. A breve tutte le famiglie riceveranno un vademecum informativo sui tempi e le modalità con cui richiedere alla Regione il sostegno alle spese scolastiche. E’il risultato positivo di un lavoro politico serio, teso ad assicurare l’applicazione effettiva di una legge di sistema che, abrogando la precedente legge del centrodestra sul buono scuola, destina al sistema dell’istruzione piemontese risorse molto significative.

Marco Travaglini, consigliere regionale Pd

Centro islamico a Gravellona Toce: dalla destra attacchi strumentali.

image Siamo al paradosso.
La minoranza consigliare di Gravellona Toce, con in prima linea il consigliere Nocilla, inseguendo il “treno” della Lega Nord, chiede al Comune di Gravellona Toce di sospendere l’iter amministrativo per la nascita del centro islamico appellandosi ad una legge che non esiste.
Lo fa riferendosi ad un provvedimento annunciato per la moratoria sui luoghi di culto islamici, una proposta che non è legge (e speriamo non lo diventi). Insomma per la minoranza il Comune dovrebbe sospendere l’iter contravvenendo alle leggi attualmente esistenti.
Ricordiamolo a tutti. Il luogo in cui sta nascendo il centro islamico non è di proprietà comunale: è un locale di proprietà di un cittadino gravellonese. E il comune non ha nessun mezzo legale per fermare un accordo tra un privato che affittà ad altri privati.
Un consiglio al centrodestra e alla Lega per fermare il centro islamico l’avremmo: perché non si rivolgono direttamente al proprietario dei locali, che ci dicono sia elettore molto vicino al centro destra, e gli chiedono di non affittarlo?
Eh.. si, perché si predica “bene” e, magari, si razzola male.
Scusate la provocazione, ma davvero questa situazione è paradossale.
Dicono che non sono razzisti poi però presentano leggi per bloccare i luoghi di culto dei soli mussulmani perché sarebbero spazi, come dice l’onorevole Montani che alimentano dubbi e sospetti di terrorismo “auspicandosi maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine”, convinti di ciò per due mussulmani arrestati a Milano per terrorismo e frequentatori di una moschea.
Insomma, se si facesso lo stesso ragionamento, per la Lega dovremmo chiudere tutte le chiese nel sud Italia, visto che la domenica a messa ci va qualche mafioso?
Dicono che non sono razzisti e che si oppongono solo perché creerebbero disagio ai cittadini della zona.
Una sola domanda: se quel privato avesse affittato per aprire una palestra, un negozio o un’altra attività qualcuno avrebbe protestato? La risposta è ovvia: probabilmente no!
Dicono che il luogo di culto andrebbe, eventualmente, aperto in uno spazio che non sia nel centro.
E già, come “sappiamo” i centri di culto cattolici (le chiese) sono tutte in periferia a Gravellona Toce, le sedi di partito anch’esse tutte in periferia (come quelle nuove del Pd o della Lega), la bibblioteca comunale è anch’essa in periferia, il centro sociale degli anziani è in periferia e così via.
Ovvio che non sia così, ovvio che la maggiorparte dei servizi sia nel centro, vicino ai cittadini.
E’ quindi ovvio che in periferia ci devono andare solo gli islamici. Mentre tutte le altre strutture per i cittadini sono in centro.
A noi sembra che queste forze politiche protestano perché sono mussulmani (dei diversi): questa è l’unica verità.
Anche se abitano da anni nella nostra città, anche se mandano i loro figli a scuola insieme ai nostri.
Pensano e sperano, le minoranze di Destra e della Lega Nord, che questa battaglia porti più voti alle prossime elezioni amministrative.
Questa è l’unica, amara, realtà.
D’altronde come dice il Senatore Montani i centri islamici “sono il ricettacolo di terroristi”.
Sarà. A noi l’idea che i terroristi organizzino le loro attività nei centri islamici ufficiali fa un po’ “sorridere”.
E’ come immaginare le Brigate Rosse in Italia che aprono sedi ufficiali dentro i circoli Arci o nelle fabbriche. Di solito i terroristi agiscono nell’ombra e non aprono sedi ufficiali con la scritta “siamo qui”, venite a prenderci.
Un conto è la giusta opera di prevenzione e di “intelligence” che la polizia deve mettere in campo (con chiunque) per prevenire crimini e attentati, anche al’interno di un centro islamico.
Un conto è usare questa scusa per vietare a dei cittadini residenti in Italia di fare quello che ad altri è permesso, ovvero aprire un centro culturale.
I responsabili della comunità islamica hanno annunciato che sono disponibili a mettere telecamere davanti all’ingresso per filmare chi entra: più trasparenti di cosi? Che si vuole di più?
Ci sembra che in questa vicenda parole come discussione, contatto, ascolto reciproco, solidarietà, dialogo rischiano di essere calpestate dalla certezza che alimentare il fuoco della diffidenza, della paura del diverso, possa trarre dei vantaggi elettorali.
A quei cittadini che ritengono che lo spazio non sia idoneo per problemi logistici, di parcheggio o altro diciamo che eventualmente si cerchino, insieme, soluzioni alternative (sempre in centro però).
Non si può dire no a prescindere.
Temiamo, però, che questa voglia di risolvere i problemi sino a giugno 2009, sino al giorno dopo le elezioni comunali rimarrà lettera morta.
D’altronde ad Omegna la Lega Nord non voleva il centro islamico.
Ci ha fatto una roboante campagna elettorale.
Hanno vinto.
Sono al governo da più di un anno e il centro islamico ad Omegna è, ovviamente, aperto e funzionante.
Come sempre, si predica “bene” e si razzola male.

Alberto Nobili
Consigliere provinciale, collegio Gravellona Toce
Roberto Birocco
Coordinatore PD Circolo Gravellona Toce

La politica sociale diffusa del Comune di Verbania

Verbania, 6 dicembre.
Si è tenuta questa mattina a Villa Olimpia una conferenza stampa delle forze politiche e dei gruppi consiliari che sostengono la maggioranza di centro-sinistra al Comune di Verbania: Partito Democratico, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Verdi, Comunisti Italiani . Alla conferenza stampa ha partecipato anche il sindaco, Claudio Zanotti.
Ai media locali sono stati presentati i risultati di quella che il Sindaco ha chiamato la “politica sociale diffusa del Comune di Verbania”, ovvero il corposo “pacchetto” di iniziative varate dall’Amministrazione negli ultimi quattro anni, “pacchetto” rivolto alla generalità dei cittadini verbanese e che ha generato significativi risparmi nella fruizione di un’ampia platea di servizi pubblici erogati dal Comune.
“Da LiberoBus al farmer’s market, dai centri estivi ad agosto al trasporto scolastico e scuolabus gratuiti, dagli sconti generalizzati su 900 prodotti della Farmacia Comunale alla connettività gratuita degli internet point e del wifi comunale, dalla riduzione della tariffa rifiuti alla distribuzione gratuita di lampade a fluorescenza e di dispositivi frangiflusso per l’acqua potabile: in tutti questi casi e in altri ancora – spiega il sindaco, Claudio Zanotti – i servizi messi a disposizione dal Comune si sono tradotti in molteplici occasioni di risparmio per migliaia e migliaia di verbanesi. Si è trattato di una radicale e profonda azione di sostegno al reddito che non si è limitata alle fasce socialmente più deboli, ma ha riguardato tutta la popolazione residente nel nostro municipio. E tutto ciò a fronte di un’imposizione fiscale e tributaria che vede Verbania con l’addizionale Irpef più bassa di Domo e Omegna e un livello complessivo di pressione che la CGIA di Mestre ha classificato come la più bassa tra i capoluoghi di provincia dell’Italia settentrionale e centrale”
“Queste azioni – dichiara Paolo Sulas, coordinatore cittadino del PD – sono la concreta testimonianza della nostra politica sociale, che non si limita a iniziative estemporanee, limitate e un po’ propagandistiche come la cosiddetta social card, ma esprimono la volontà di assicurare a tutta la platea dei cittadini servizi diffusi, di qualità e in grado di generare stabilmente risparmi significativi e strutturali su beni e servizi di fruizione generale. Il centrosinistra verbanese è orgoglioso di avere offerto – attraverso i suoi amministratori – un così importante contributo alla città”. (continua)-Migliaia di cittadini gratis sui bus;

  • famiglia di tre persone, di cui due fruitori abituali di LiberoBus: risparmio di 600 €/anno di abbonamento;
  • centinaia di scolari e studenti a scuola con trasporto scuolabus gratis;
  • famiglia con un figlio alle medie e uno alle superiori: risparmio di 441 €/anno

– Migliaia di famiglie che hanno pagato i rifiuti nel 2008 meno che nel 2006

  • famiglia di tre persone: risparmio di 9 € su 2006

– Migliaia di cittadini che usano internet gratuitamente grazie alle reti wifi e internet point comunali;

  • risparmio su attivazione linea fissa flat: 228 €/anno
  • risparmio su attivazione chiavetta wireless: 129 € attivazione più canone d’uso

– Migliaia di cittadini che fruiscono del farmer’s market voluto dal Comune (unico nel VCO) con sconti medi del 30% su prodotti alimentari di stagione;

  • famiglia di tre persone: 200-300 €/anno di risparmio

– Migliaia di cittadini che dal 2005 godono nella Farmacia Comunale del massimo sconto (20%) su 900 farmaci, per oltre 200.000 euro di risparmio;

  • risparmio teorico di 15 euro per famiglia

– Centinaia di bambini che da quest’anno possono fruire dei centri estivi comunali anche in agosto,

  • risparmio su impiego baby sitter: da 400 a 745 €

– Migliaia di pasti “freschi” erogati gratuitamente a cittadini bisognosi grazie al progetto “s-corta”;

  • risparmio di 20 € per ognuno dei 2.400 pacchi distribuiti

– Migliaia di verbanesi (in realtà tutti) assicurati gratuitamente contro i danni subiti per furti o rapine;
– Migliaia di cittadini che possono pattinare d’inverno a prezzi popolari
– Migliaia di lampadine fluorescenti e di frangiflusso per acqua distribuiti gratuitamente:

  • 32 €/anno di risparmio per ogni lampadina sostituita con fluorescente (5 € di acquisto e 27 di risparmio energetico);
  • Applicazione frangiflusso: riduzione del 30% del consumo di acqua e di gas metano: risparmio stimato per famiglia di 3 persone: 75€/anno

– Addizionale Irpef a Verbania: 0,3%; addiz. Irpef a Domo e Omegna governate dalla destra: 0,4/ 0,5%
– Comune di Verbania sempre rispettoso del Patto di Stabilità (a Domo nel 2007 patto sforato e conseguente obbligata applicazione di +0,3% di addizionale irpef)
– Comune di Verbania capoluogo più virtuoso del Centro-Nord per imposizione tributaria e fiscale pro-capite (ricerca Cgia di Mestre)

Verbania, 6 dicembre 2008