Archivi tag: Trapani

SANITA’: ZACCHERA “DIMENTICA” L’ASSEMBLEA DEI SINDACI

Siamo consapevoli che nella proposta della Giunta Cota, in merito alla riorganizzazione della sanità piemontese, l’assemblea dei Sindaci viene azzerata.
Ci chiediamo, ironicamente, – afferma il segretario provinciale del PD Antonella Trapani – perché il sindaco di Verbania Zacchera ha anticipato i tempi?
In un momento di grande confusione intorno al nostro sistema sanitario assistenziale ed ospedaliero, dove si rincorrono voci di privatizzazioni, chiusure, dislocamento di personale e a lanciare gli allarmi sono stati spesso primari e medici, non si senta l’esigenza di un confronto in seno al nostro territorio.
Si ritiene forse che non serva la discussione ed il confronto territoriale?
Il sindaco di Villadossola  – prosegue la Trapani – ancora oggi chiede che tale momento di dibattito tra il commissario dell’ASL Cattrini e i rappresentanti eletti dei cittadini sia subito attivato. Il sindaco è il primo riferimento per il cittadino, perché deve esser l’ultimo ad ottenere le informazioni?
Prima di essere un esponente politico del PDL (magari in contrasto con le scelte regionali?) l’on. Zacchera è un sindaco e per questo, a nostro modesto parere, interessato al riassetto della nostra sanità provinciale.
Siamo alle porte dell’estate, si stanno organizzando le ferie estive non vorremmo trovarci, alle chiusura delle scuole, di fronte a reparti”chiusi per ferie estive”.

PD VCO
Ufficio Stampa

Quale futuro per la sanità ed i servizi sociali nel VCO e in Valle Vigezzo?

Incontro pubblico: quale futuro per la sanità ed i servizi sociali nel VCO e in Valle Vigezzo?
E’ questo il tema dell’incontro pubblico che si svolgerà Sabato 4 giugno alle ore 16.30 presso la sala Mandamentale di Santa Maria Maggiore.
Partecipano Aldo Reschigna capogruppo PD in consiglio regionale, Antonella Trapani segretario provinciale PD VCO, Mario Allegri componente cda consorzio servizi sociali dell’Ossola.
Presiede Albino Barazzetti coordinatore del circolo PD Valle Vigezzo.
Organizzano il Gruppo regionale consigliare, coordinamento provinciale e circolo PD Valle Vigezzo

Meglio Cattrini. E ora le prossime sfide: lavoro e referendum.

Antonella Trapani

Meglio Cattrini. Lo slogan ora è realtà.
I cittadini di Domodossola hanno scelto il meglio. Ovvero la persona più capace e competente per guidare la loro città: Mariano Cattrini.
Una vittoria importante con oltre 800 voti di differenza e quasi il 10% di distacco percentuale.
Una bella vittoria come le molte arrivate in tutto il Nord Italia.
Ci saremmo aspettati dagli sconfitti almeno un principio di autocritica – afferma il segretario provinciale del PD VCO Antonella Trapani -, ci siamo invece trovati un segretario provinciale della lega Nord, senatore Montani, che ha parlato di una “vittoria sporca, strana, del centro sinistra per accordi sotto banco con Daniele Folino”.
Dichiarazioni che danno il segno di chi non ha capito nulla e continua a chiudere gli occhi sul perché della sconfitta. Una sconfitta maturata dall’incapacità della Lega Nord e di Berlusconi di sapere rispondere ai veri problemi del paese.
Da una parte il tema drammatico del Lavoro che anche nel VCO ieri ha vissuto un’altra giornata “nera”: dopo le ultime vicende della SitCupro e della Calderoni (ultime di un lungo elenco) si è aggiunta, con l’annuncio della casa integrazione per 260 (duecentosessanta !) lavoratori, la COVER di Verbania.
Di questo Montani e la sua coalizione dovrebbero interessarsi subito, organizzando al più presto un’incontro con le istituzioni Provinciali e Comunali per analizzare la delicata situazione.
Dal’altro c’è un centro destra che su questioni fondamentali come l’ambiente cerca di scippare i Referendum ai cittadini, con Berlusconi che “delira” e parla con Obama della “dittatura dei magistrati in Italia” (primo esempio nella storia mondiale delle dittature J) mentre in Europa Germania e Svizzera annunciano il loro addio al nucleare, rendendo di fatto ridicola e superata ogni idea di ritorno al nucleare nel nostro Paese.
Ecco allora il nostro appello in questa giornata ad andare a votare il 12 e 13 giugno ai Referendum sull’Acqua e sul Nucleare.
Infine un ringraziamento di cuore ai miltanti del Partito Democratico del circolo di Domodossola e al suo coordinatore “Nino” Leopardi che, in questi mesi, si sono spesi con entusiasmo per una campagna elettorale che, al suo inizio , sembrava davvero “mission impossibile”.
Antonella Trapani
Segertario provinciale

PD VCO Ufficio stampa

Oggi giovedì 26 maggio Sergio Chiamparino a Domodossola

Per il ballottagio di domenica 29 e lunedì 30 maggio oggi giovedì 26 maggio alle ore 21.00 in piazza Mercato a Domodossola  Sergio Chiamparino sindaco uscente di Torino,  è a Domodossola  per sostenre la “volata” a favore di Mariano Cattrini.
Di seguito un commento al voto del 1 turno di Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO
Non è stato solo un modo di dimostrare la propria soddisfazione per i risultati elettorali.
La frase del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sintetizza la verità di ciò che è accaduto ieri alle elezioni comunali e provinciali: “poche chiacchiere: abbiamo vinto noi e hanno perso loro”.
Anche a Domodossola.
Inoltre per “tirarsi” su il morale Lega Nord e Partito della Libertà con Michele Marinello e Valerio Cattaneo già ieri sera, in diretta televisiva, si sono scaricati reciprocamente le responsabilità per il risultato assai deludente.
Perché di dato fortemente penalizzante per il centro destra si deve parlare: prima delle elezioni si discuteva se ci sarebbe stato il ballottaggio o meno e nessuno immaginava un candidato del centro destra al di sotto del 40% dei voti.
Un dato su tutti per capire cosa è successo ieri e domenica a Domodossola: le liste a favore del candidato del centro destra quattro anni fa raccoglievano il 62% dei voti, oggi il 42%.  Pur contando la defezione del FLI di Folino si tratta di un brusco arretramento.
Ed i numeri alle elezioni sono importanti.
Testimoniamo che a Domodossola il centro destra ha messo in campo una candidatura meno credibile a sindaco della città, dopo che Marinello aveva mollato l’incarico a metà mandato per fare il consigliere regionale.
Testimoniano, al contrario, che il centro sinistra e il PD con il candidato a sindaco Mariano Cattrini appaiono ai cittadini di Domodossola come un riferimento credibile per la crescita della loro città.
Tra 14 giorni c’è il ballottaggio ed il compito dei cittadini di Domodossola sarà semplice: scegliere chi tra Mariano Cattrini e Galvani potrà meglio fare il Sindaco.
Non più una battaglia tra liste, preferenze ai consiglieri e partiti ma una scelta sull’uomo e l’amministratore migliore.
Valuteranno il lavoro fatto nell’ultimo anno da sindaco reggente di Galvani ed i cinque fatti nel passato da Cattrini.
Speriamo e pensiamo che il confronto sarà a favore di Cattrini.

Enrico Letta spinge Cattrini verso la vittoria – Venerdì festa di chiusura della campagna

Festa Di Chiusura Campagna Elettorale, venerdì 13 maggio  dalle ore  20.00 alle 23.30 a   Domodossola in P.zza Mercato.
Con Dj Set, Proiezione Video e Comizio Elettorale con il candidato sindaco Mariano Cattrini e i candidati alla carica di consigliere comunale della coalizione di Centrosinistra.
Intanto mercoledì oltre 200 persone alle 14.30  hanno accolto Enrico Letta, vice segretario del Partito Democratico, che ha deciso di far partire il suo tour elettorale piemontese da Domodossola. Con qualche minuto di ritardo è arrivato in piazza municipio, accompagnato per l’occasione dal segretario regionale,  Gianfranco Morgando, e dagli esponenti locali del Pd a partire da Antonella Trapani, Aldo Reschigna e Enrico Borghi, tutti stretti a sostegno della candidatura di Mariano Cattrini a sindaco della città di Domodossola che in questi anni è stata abbandonata a sè stessa. L’intervento di Letta si è concentrato sull’importanza del voto di domenica e lunedì, sui riflessi sulla politica nazionale,  ma soprattutto sull’importanza di tornare a governare quest’angolo alto del Piemonte in modo che da qui, anche da qui, possa ripartire la marcia del Partito Democratico verso il governo nazionale del Paese.  La decisione di svolgere quest’incontro all’aperto ha avuto un sapore di sfida. Sfida vinta grazie all’entusiasmo che si respira in questi giorni per le vie dalla città che lascia ben sperare sull’esito elettorale di lunedì prossimo.

Verso il 1° maggio nel VCO. Italia: Maternità e lavoro incompatibili

Alla vigilia della Festa dei lavoratori ci rendiamo conto che da festeggiare c’è sempre meno.
Ci sono imprese che chiudono, che traslocano, ci sono banche che chiedono la flessibilità del mercato e non concedono prestiti ai giovani “con contratti flessibili” e un quadro generale locale di progressiva e lenta regressione.
Ma anche per quelli che un lavoro ce l’hanno la situazione rimane difficile.
In Italia c’é bisogno di piú politiche per conciliare lavoro e famiglia in quanto il nostro paese si colloca ben al di sotto della media OCSE rispetto a tre indicatori fondamentali per la famiglia: occupazione femminile, tasso di fertilitá e tasso di povertá infantile.  Il dilemma italiano – afferma il rapporto OCSE pubblicato il 27/04/2011 – sta nel fatto che é molto difficile combinare lavoro e figli ma, allo stesso tempo, un elevato il tasso di occupazione dei genitori é cruciale per ridurre il rischio di povertá infantile.
Per poter migliorare le condizioni di vita lavorativa e familiare é quindi necessario che questo governo rafforzi le politiche per l’infanzia e per il lavoro che contribuiscono a rimuovere gli ostacoli all’occupazione femminile. Non ci sembra però che questi argomenti siano parte dell’agenda di governo! In questo quadro non stupisce sapere che per avere una condizione lavorativa più stabile, i giovani spesso pospongono l’etá in cui hanno il primo figlio e così la probabilitá di non avere figli aumenta.
In Italia, in effetti, ci sono molte donne senza figli: il 24% circa delle donne nate nel 1965 non ha avuto figli; in Francia, per esempio, solo il 10% delle donne nate nello stesso anno non ha figli (sempre dati Ocse).
La flessibilitá degli orari di lavoro svolge ancora un ruolo limitato nell’aiutare i genitori a conciliare lavoro e famiglia: meno del 50% delle imprese con 10 o piú dipendenti offre flessibilitá ai propri dipendenti, e il 60% dei lavoratori dipendenti non è libero di variare il proprio orario di lavoro. Avendo scarso accesso a servizi di pre e dopo scuola, per i genitori é complicato avere un lavoro a tempo pieno. L’alternativa é spesso un lavoro part-time, opzione scelta dal 31% delle donne in Italia ma solo dal 7% degli uomini.
Sempre nel nostro paese le donne dedicano al lavoro non retribuito molto piú tempo degli uomini (in media, piú di 5 ore al giorno le donne e meno di 2 ore al giorno gli uomini): la più ampia disparità di genere nei Paesi OCSE dopo Messico, Turchia e Portogallo.
La nostra è la storia del cane che si morde la coda:  se si lavora diviene problematica la gestione della prole;  se non si lavora la prole avrà problemi di sostentamento.
Danimarca, Svezia e Germania sono ottimi esempi di un buon connubbio Stato- Imprese. L’appoggio concesso alle famiglie è ripagato sia dalla situazione economica-sociale, sia dalla soddisfazione dei cittadini.
In Italia, tralasciando i pochi fortunati che possono contare su valide e costose alternative, è auspicabile un impegno immediato e coordinato di istituzioni ed aziende, mirato alla soluzione di un problema che affligge gran parte delle famiglie italiane con notevoli danni economici e sociali.
E’ troppo chiedere al governo Berlusconi di impegnarsi in politiche per la famiglia? Invece di ridurre l’offerta formativa pubblica, il tempo di permanenza a scuola, l’assistenza per i diversamente abili e tutte le altre tristi scelte che in questi ultimi anni Lega e PDL hanno fatto a danno della cellula base di questa società: i bambini!

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO