La commissione per il congresso del PD VCO segnala i 58i eletti nell’Assemblea provinciale PD del VCO, il principale organo di direzione politca. Oltre al nome e cognome trovate il circolo per cui è stato eletto.
1. Allevi Ezio, Ghiffa
2. Arrigoni Angelo, Valle Vigezzo
3. Bartolucci Marzio, Villadossola
4. Bergamaschi Valerio, Alto Verbano
5. Bertinotti Paola, Baveno
6. Borsotti Franco, Valle Antrona
7. Bozzuto Anna , Verbania
8. Brignoli Diego, Verbania 9. Buzio Alberto, Omegna
10. Camona Ottavia, Gravellona Toce
11. Cattaneo Franco, Omegna
12. Corsini Leonora, Villadossola
13. Costa Stefano, Valle Formazza
14. Cotti Francesco, Arizzano
15. David Giovanni, Stresa
16. D’Elia Francesco, Mergozzo
17. Desanti Giovanni, Omegna
18. Ferrante Bruno, Piedimulera
19. Filippi Flavia, Belgirate
20. Fortis Claudia, Omegna
21. Gagliardini Marco, Vogogna Premosello
22. Gallacci Renata, Domodossola
23. Gallarotti Nadia, Omegna
24. Garofalo Ciro, Alto Verbano
25. Gaudio Annamaria, Villadossola
26. Giani Gianmaria, Verbania
27. Giudici Mauro, Casale Corte Cerro
28. Graziobelli Lilliana, Domodossola
29. Grieco Giuseppe, Verbania
30. Grilli Davide, Mergozzo
31. Guglielmi Patrizia, Verbania
32. Maffioli Lorenzo, Mergozzo
33. Magistrini Silvia, Verbania
34. Marchionini Silvia, Cossogno
35. Marino Alessandro, Villadossola
36. Mauro Rosario, Domodossola
37. Medali Maria Grazia, Pieve Vergonte
38. Mellano Maria Adelaide, Omegna
39. Minacci Moreno, Valle Antrona
40. Nobili Alberto, Gravellona Toce
41. Oberoffer Damiano, Valle Anzasca
42. Perriccioli Giovanni, Domodossola
43. Piazza Pietro, Omegna
44. Pollini Giorgio, Belgirate
45. Rampini Marianna, Domodossola
46. Reschigna Aldo, Verbania
47. Ruffini Enrico, Cambiasca Valle Intrasca
48. Sangalli Giulia, Verbania
49. Soressi Alberto, Omegna
50. Stefanetti Ferruccio, Varzo Trasquera
51. Sulas Paolo, Verbania
52. Tartari Marco, Verbania
53. Trapani Antonella, Crevoladossola
54. Travaglini Marco, Omegna
55. Varallo Rosa Rita, Omegna
56. Vesci Irene, Crevoladossola
57. Zani Sauro, Domodossola
58. Zaniboni Giorgio, Alto Verbano
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EIM? AMEN!
Qualche cittadino del Verbano Cusio Ossola si ricorderà forse di una vicenda nella quale solo qualche mese fa il centro destra locale aveva dato il meglio della propria capacità comunicativa, enfaticamente presentando il varo del nuovo Ente Italiano della Montagna (EIM), nel quale veniva chiamato a far parte il sindaco di Trasquera, Arturo Lincio.
Il nuovo consiglio di amministrazione dell’Ente (presieduto da un ex deputato siciliano di Forza Italia originario di Capo d’Orlando, in provincia di Messina, l’on. Massimo Romagnoli) si era addirittura insediato a Domodossola lo scorso 18 gennaio, e il comunicato rilasciato nella circostanza era di quelli che non ammettevano repliche e si aprivano a squarci di magnifiche e progressive sorti.
Il “nuovo soggetto nazionale voluto dal Consiglio dei Ministri” si autodefiniva “importantissimo per il futuro della montagna”, visto che avrebbe addirittura dovuto ridefinire il concetto di “montanità”. Terminati i lavori del primo consiglio di amministrazione ai tre componenti del consiglio di amministrazione–continuava il comunicato-“ è stato riservato un giro di elicottero per ammirare il territorio dall’alto e quindi un tour all’insegna delle eccellenze enogastronomiche, alla latteria antigoriana di Crevoladossola e presso le cantine che custodiscono i nostri vini”. Terminate le libagioni, al coro degli osanna per il nuovo Ente insediatosi a Domodossola si erano uniti anche l’allora sindaco di Domodossola Marinello (che però con un punta di veleno aveva aggiunto “la montagna non si può governare, conoscere e capire stando a Roma”) e il senatore Valter Zanetta, che nel frattempo –come ci informa il sito dell’Eim- si era anche peritato di risultare primo in una delle essenziali iniziative organizzate dall’Eim per il futuro della montagna italiana, il “I° criterium della neve per parlamentari”, gara di slalom speciale sulla pista della Beccadella nel comprensorio sciistico del Cimone nell’Appennino Modenese, premiato addirittura dal ministro dell’economia in persona Giulio Tremonti, al quale nella circostanza era stato consegnato il diploma di maestro di sci ad honorem.
Mentre avveniva questo, sulle pagine di Eco Risveglio si assisteva ad un siparietto tra il nuovo consigliere di amministrazione dell’Ente, Arturo Lincio, e il consigliere provinciale democratico Stefano Costa. Rispondendo ai dubbi di quest’ultimo sull’effettiva utilità di un ente siffatto, Lincio partiva all’attacco proclamando ai quattro venti l’indispensabilità dell’Eim “unico punto di riferimento per le politiche montane” nato per rifondare la montagna italiana, prendendosela con “i parassiti” di Amalfi che sarebbero stati estromessi dalla classificazione montana grazie all’azione moralizzatrice e illuminata del nuovo istituto governativo.
Volete sapere come è finita la storia? E’ finita con “il nuovo corso dell’Ente Italiano della Montagna” presentato sulla rivista ufficiale dell’Ente con un articolo del consigliere Lincio sui “terrazzamenti artificiali in ambiente montano” al quale seguono ampie illustrazioni dei terrazzamenti delle Cinque Terre, di Ischia, dell’isola di Ponza, del Gargano e della Costiera Amalfitana, che evidentemente non erano più “parassiti” ma al contrario “paesaggi costruiti, paesaggi del lavoro e della quotidianità con valenze identitarie di spazi rurali preservati dalle dinamiche dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione”. Il tutto su una rivista emblematicamente intitolata: “SLM-Sopra il Livello del Mare. La rivista dell’Ente Italiano della Montagna”.
E soprattutto è finita con il ministro Tremonti che ha tirato le somme, ha messo in soffitta il suo diploma ad honorem e ha ordinato la soppressione dell’Ente Italiano Montagna nella manovra finanziaria, votata giovedì naturalmente anche dal senatore Zanetta.
E così sull’Eim è calata rapida la parola Amen! Facciamo le nostre condoglianze agli interessati…
PD VCO
Ufficio stampa
unione dei comuni – un fallimento per le valli Antigorio e Formazza
Riceviamo e pubblichiamo il contributo del consigliere comunale Stefano Costa.
Sono riuscito finalmente ad ottenere le copie delle delibere di giunta della nuova Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro e Formazza. Pensavo fosse semplice esercitare un mio legittimo diritto in quanto consigliere dell’Unione stessa e mi ha sorpreso la difficoltà e l’imbarazzo con cui è stata evasa la mia richiesta.
Mi giungevano voci strane e preoccupate da altri amministratori che, come me, avevano preso parte alla fondazione stessa dell’Unione prima delle ultime elezioni.
Ho preso lo statuto allegato alle delibere di allora, votate negli otto consigli comunali (Formazza, Premia, Baceno, Crodo, Crevoladossola, Montescrestese, Varzo e Trasquera) e nel Consiglio della Comunità Montana Antigorio Divedro Formazza stessa e verifico che la mia memoria è ancora funzionante quando leggo all’art. 5 che “la sede dell’Unione dei Comuni è a Crodo presso gli uffici della Comunità Montana stessa”…e leggo art. 24 che per quanto riguarda il personale…”si terrà conto del personale impiegato dalla ex Comunità Montana in cui l’Unione è subentrata”. Mi accerto che questo sia l’ultimo statuto approvato dai Consigli Comunali, dalla “vecchia” Comunità Montana e dal Consiglio dell’Unione dei Comuni., guardo le 12 delibere della giunta dell’Unione, composta da sette Sindaci più il delegato del Comune di Premia, è leggo nella delibera di giunta n° 8 del 11/11/09 che, con votazione unanime, si stabilisce “che la sede definitiva dell’Unione dei Comuni sia ubicata a Crevoladossola in Via Valle Antigorio…”.
Inoltre leggendo la delibera n° 9, stessa data, relativa al personale vengono previsti:
– n° 1 direttore segretario a tempo parziale;
– n° 1 responsabile finanziario a tempo parziale;
– n° 1 ingegnere a tempo pieno (e apprendo che con mobilità si pensa di trasferire un funzionario del Comune di Crevoladossola);
– n° 1 impiegato a tempo pieno anch’esso da reperire tramite mobilità da altro ente pubblico.
Queste sono le domande che pongo a chi ha responsabilità amministrativa nella nostra valle:
– E’ legittimo smantellare da Crodo una sede esistente, con arredi, dotazione informatica e personale, senza riproporre la decisione agli otto consigli comunali?
– E’ legittimo “portare a valle” un servizio decentrato storico ed importante per le Valli Antigorio e Formazza?
– E’ legittimo pagare un affitto al Comune di Crevoladossola e prevedere una spesa ingente per arredare, dotare di nuove forniture informatiche e di nuovo personale degli uffici che potevano restare dove erano e con parte del personale che avevano semplicemente pagando l’affitto alla nuova Comunità Montana della quale gli otto comuni fanno parte?
Forse l’inesperienza dei nuovi sindaci, democraticamente eletti nel giugno 2009, ha agevolato le mosse astute di altri “amministratori esperti” o, più probabilmente, la regia “politica” del Senatore Zanetta, in accordo con il Sindaco Corda di Crodo, si immagina un’altra destinazione per gli uffici in frazione Bagni ma questo lo vedremo prossimamente. Questa logica ha di fatto prevalso sul buon senso amministrativo e, resta il fatto che, ammesso e non concesso, vi sia una legittimità formale mi rammarica tanta superficialità politica e scarso rispetto per le decisioni prese nei giusti contesti istituzionali prima delle ultime elezioni.
Ancora una volta, si impoverisce la nostra valle privandola di un servizio esistente per accontentare i soliti “giochi di palazzo”.
Resto in attesa di riposte e ringrazio per lo spazio concessomi.
Stefano Costa – Baceno
25 OTTOBRE: I SEGGI DOVE POTER VOTARE PER LE PRIMARIE DEL PD
Sono quaranta i seggi nel VCO in cui gli elettori del PD e gli iscritti potranno votare per decidere chi sarà il segretario nazionale e regionale del Partito democratico.
Potete scaricare il volantino con l’ubicazione dei seggli: clicca qui per l’ossola, clicca qui per il verbano, clicca qui per il cusio.
Si vota Domenica 25 ottobre, dalle ore 07 alle 20. I cittadini (dai 16 anni in su) possono votare solo nel seggio corrispondente al proprio comune; bisogna portare la tessera elettorale e la carta d’identità, dichiarare di essere un elettore del PD e versare una sottoscrizione di almeno 2 euro.
Per ulteriori informazioni: 0323 401272.
I candidati a segretario nazionale sono Pier Luigi Bersani, Ignazio Marino e Dario Franceschini, mentre concorrono alla segreteria regionale Gianfranco Morgando (mozione Bersani), Cesare Damiano (mozione Franceschini) e Roberto Tricarico (mozione Marino).
Pubblichiamo qui di seguito l’elenco dei seggi nel VCO Comuni di Arizzano, Vignone, Bee e Premeno, si vota al Municipio di Arizzano
Comune di Baveno, si vota al Municipio di Baveno, piazza Dante Alighieri 14
Comune di Belgirate, si vota alla Sala biblioteca del Municipio a Belgirate
Comuni di Cambiasca, Miazzina e Valle Intrasca, si vota alla sala ex ufficio postale piazza roma, a Cambiasca
Comuni di Cannobio, Cannero, Trarego Viggiona e Valle Cannobina; si vota presso la Sede PD, via Giovanola, Cannobio
Comune di Cossogno; si vota al Circolo operaio a Cossogno in via Solferino 1.
Comuni di Ghiffa e Oggebbio, si vota la mattina Lungolago Ghiffa (in caso di pioggia zona Panizza),
pomeriggio piazza Carciago, a Ghiffa
Comune di San Bernardino Verbano, si vota alla Sala ex posta c/o municipio S. Bernardino V.
Comuni di Stresa, Gignese e Brovello Carpugnino, si vota alla Palazzina Liberty, via De Amicis, Stresa
Verbania 1 Intra, (votano i cittadini di VB elettori nei seggi elettorali n. 21-22-23-24-25-26-29-30-31-32-33) imbarcadero "vecchio" a Intra, corso Mameli.
Verbania 2 (votano i cittadini di VB elettori nei seggi elettorali n° seggi elettorali 1-2-3-4-5) Piazza Garibaldi sotto portici Municipio, Verbania
Verbania 3 (votano i cittadini di VB elettori nei seggi elettorali n seggi elettorali 16-17-18-19 – 20-27-28) Casa del Popolo Arci Trobaso, via renco 91, Verbania
Verbania 4 (votano i cittadini di VB elettori nei seggi elettorali 6-7-8-9) S.Anna, gazebo piazza Città Gemellate (in caso di cattivo tempo Centro Sociale S.Anna)
Verbania 5 (votano i cittadini di VB elettori nei seggi elettorali 10-11-12-13-14-15) Suna, imbarcadero (con cattivo tempo sala circoscrizione ex opera Pia Rossi)
Comune di Casale Corte Cerro, si vota nella Sala Biblioteca, piazza Chiesa, Casale Corte Cerro
Comuni di Cesara e Nonio, si vota all’Aula Municipio Nonio, piazza Chiesa
Comune di Gravellona Toce, si vota al Municipio di Gravellona Toce, piazza F.lli Di Dio
Comuni di Madonna del Sasso e Arola; si vota al Circolo Arci di Boleto, via folina 3, Madonna del Sasso
Omegna 1 e Valle Strona (votano i cittadini dei seggi elettorali n. 1-2-3-4-5-6-7-17 e della Valle Strona, si vota Salone Santa Marta – via Cavallotti, Omegna
Omegna 2 (votano i cittadini seggi elettorali 13 – 14 – 15 – 16), si vota al Circolo Arci, via IV Novembre, Omegna
Omegna 3 e Quarna sotto, Quarna sopra (votano i cittadini dei seggi elettorali 10 – 11 – 12 e Quarna sotto, Quarna sopra); dsi vota nella Sede quartiere Cireggio, Omegna
Omegna 4 ( votano i cittadini dei seggi elettorali 8 – 9) Sede quartiere Bagnella, casa dei Frati, Omegna
Comuni di Beura Cardezza e Trontano, si vota a Trontano, Circolo della Stazione
Comune di Crevoladossola, si vota alla Sede PD, via Sempione 111, Crevoladossola
Comuni di Domodossola, Bognanco, Masera, Montecrestese, si vota presso la cappella Mellerio, piazza Rovereto (vicino al Municipio) a Domodossola.
Comune di Mergozzo, si vota presso la Sede Protezione Civile, via Sempione, Mergozzo
Comune di Ornavasso e Anzola d’Ossola, presso la Sala Riunioni sopra Circolo Operaio, Piazza Stazione, Ornavasso
Comuni di Piedimulera e Pallanzeno, si vota a Sala Don Musetta, ex cinema, Piedimulera
Comune di Pieve Vergonte, si vota presso il Municipio Pieve Vergonte, via Cicoletti 33
Comuni della Valle Formazza, si vota nell’Atrio del Municipio di Baceno
Comuni della Valle Anzasca, si vota presso c/o Municipio, Vanzone Con San Carlo
Comuni della Valle Antrona, si vota alla Sala Comunale, Montescheno
Comuni della Valle Vigezzo, si vota al Circolo Arci, di Malesco
Comuni di Varzo e Trasquera, si vota alla Ludoteca, piazzale Trieste, Varzo
Villadossola 1 (votano i cittadini dei seggi elettorali 1-2-3-4-5-6-9) Sala Consigliare Municipio, via Marconi 19 – Villadossola
Villadossola 2 (votano i cittadini dei seggi 7-8-) Villaggio, portici piazzale Motta
Comuni di Vogogna e Premosello Chiovenda, si vota al Palazzo Pretorio, Vogogna
l’assessorato alle opere pubbliche stanzia 835.000 euro per il verbano-cusio-ossola
l’Assessorato alle Opere Pubbliche della Regione Piemonte ha assegnato contributi pari a 835.000 euro a 20 Comuni del Verbano Cusio Ossola ed 1 Comunità Montana che hanno presentato domanda sulla base del Bando sulla Legge 18/84 per il miglioramento e la sistemazione di infrastrutture stradali, sedi municipali, opere cimiteriali, illuminazione.
I Consiglieri regionali del VCO, Aldo Reschigna e Marco Travaglini del Partito Democratico sottolineano che: “l’Assessorato alle Opere Pubbliche della Regione Piemonte, per la seconda volta, quest’anno, ha assegnato una cifra importante alla nostra Provincia, destinata a Comuni e Comunità montane per realizzare interventi di opere pubbliche fondamentali per il buon funzionamento del territorio”. “Una parte consistente del contributo – continuano Reschigna e Travaglini – pari a 655.000 euro è stata destinata ad interventi di opere stradali, 65.000 euro sono stati erogati per opere di lluminazione, mentre 115.000 euro sono stati stanziati per opere cimiteriali”.
“I Comuni che hanno beneficiato di tali erogazioni – concludono Aldo Reschigna e Marco Travaglini – sono 20: Calasca Castiglione, Caprezzo, Casale Corte Cerro, Cossogno, Falmenta, Formazza, Gurro, Macugnaga, Masera, Oggebbio, Pieve Vergonte, Premeno, Quarna Sopra, Re, Trarego Viggiona, Trasquera, Varzo, Vignone, Villadossola, Vogogna. Mentre 1 è stata la Comunità montana, quella della Valle Antrona che ha ricevuto 100.000 euro per le opere stradali”.
Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico
Le ultime dal consiglio comunale di Cravoladossola
Nel dibatto su Villa Renzi e la sua mensa mi preme rimarcare che sia piuttosto paradossale che si arrivi a modificare per la terza volta in pochi mesi il regolamento di accesso alle strutture e che ciò sia assolutamente emblematico di una maggioranza che non ha avuto le idee chiare ed avanza per tentativi allo scopo di cercare di finalizzare a qualunque costo l’opera che rappresenta il punto qualificante del programma con cui ha vinto le elezioni amministrative del 2000 e del 2005. .Durante il dibattito il Sindaco ha accennato a delle possibili soluzioni già concordate con altri enti, ma a prescindere dalle soluzioni che verranno messe in essere è evidente che a questo punto la logica deve essere quella di una gestione associata con altri enti. A tale scopo abbiamo proposto che si mettesse in campo il massimo della collaborazione con tutti gli enti interessati, il tutto per evitare che questo forte investimento pubblico venga vanificato.
Sulla questione del regolamento di accesso alla mensa non posso non notare che quanto uscito dalla maggioranza lascia comunque aperte delle perplessità. Con il nuovo regolamento l’amministrazione prevede di ampliare la base di potenziali utenti, ma quello che non convince sono i criteri con cui si è ampliato questo numero e a tale proposito ho fatto alcuni esempi che per altro alcuni consiglieri di maggioranza hanno contestato in modo brusco. Se l’unico criterio è l’età abbiamo come risultato che un pensionato di 60 anni con una pensione alta o un benestante hanno diritto di accesso alla mensa mentre un 59 enne con una pensione bassa, un disoccupato di 30 anni o un cassaintegrato di 50 no! Questo fatto è importante e dovrebbe essere affrontato con una minore superficialità soprattutto in un momento di profonda crisi economica come questo. Ribadisco che è fondamentale che l’auspicio generale è che la struttura, visto che è stata pagata con soldi pubblici, possa avere comunque una ricaduta positiva sulla cittadinanza fornendo assistenza a tutti coloro che ne hanno realmente necessità.
Gestione servizio Idrico- Bollette – Servizio depurazione.
Vorrei rimarcare che sono in gioco tre grosse tematiche: La questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla rete fognaria; Il problema della qualità del servizio e le prospettive aperte dalla legge 133/2008 e la possibile privatizzazione.
Per quanto riguarda la qualità del servizio è evidente che l’amministrazione e il Sindaco hanno un grosso margine di lavoro che potrebbe essere meglio sfruttato, sopprattutto chiedendo un rispetto della carta dei servizi; lo sblocco degli interventi e un costante monitoraggio della qualità dell’acqua.
Sul problema depurazione esiste una questione di fondo: la legge che prevede tra l’altro l’obbligatorietà dell’allaccio alle abitazioni entro i 100 metri non tiene conto della situazione delle zone di montagna come la nostra. Se un cittadino risiede a 99 metri di distanza da una fognatura ma questa sta a 99 metri di dislivello in salita e evidente che la legge diventa non applicabile ed evidentemente le leggi non applicabili sono da cambiare. Siamo in un paese dove si legifera su ogni cosa e credo occorra richiamare ogni tanto i nostri governanti, di ogni parte politica, ad un impegno su una questione concreta.
Su questo argomento e sulla questione del rischio, sempre più concreto, di una possibile privatizzazione delle risorse idriche ho compiuto un interevento in consiglio piuttosto corposo che ha avuto anche un certo riscontro e questo mi fa certo piacere, ma avrei preferito fosse anche accettata la mia proposta di convocare la riunione dei capigruppo per realizzare un documento che cercasse di smuovere la situazione.
Non possiamo continuare ad aspettare gli eventi ed è giusto che ognuno si muova nel proprio ambito per sensibilizzare la politica dei livelli “alti”.
Nello svolgersi del consiglio si è votata anche una delibera di indirizzo programmatico per il famigerato show room della pietra ed ora dopo circa tre anni dal completamento dei lavori si può intravedere un avvio di gestione; bisogna però ricordare che nel frattempo la struttura è stata oggetto di manutenzione e le apparecchiature sono state danneggiate o sono diventate obsolete, tanto è vero che nella delibera stessa si afferma che una delle missioni che verrà affidata al gestore sarà quella di ammodernare il sistema informatico.
l’opinione diffusa è che l’utilità pratica di questa struttura sia assolutamente nulla, certo una sala riunioni decorosa può fare comodo, ma di un ufficio tecnico in cui i professionisti potessero fare (pare gratis visto che non si specifica nulla) simulazione grafica 3D non se ne sentiva certo la mancanza.
Si fa anche fatica a credere che gli imprenditori del settore abbiano bisogno di uno spazio come quello per presentare i loro prodotti e finora è evidente a tutti che in ambito locale ogni società del settore compie operazioni di marketing in forma assolutamente autonoma. A riprova di ciò è evidente che se una struttura come questa fosse stata un esigenza primaria del settore i privati avrebbero agito in autonomia senza aspettare i tempi biblici della pubblica amministrazione.
l’affidamento della gestione al centro servizi lapideo viene poi viene salutata dalla maggioranza come un grande successo che scaricherà i dubbi e i costi ad un altro ente ma per dovere di cronaca bisogna anche rimarcare che il centro servizi lapideo è una società mista a capitale prevalentemente pubblico a cui partecipano anche comune e provincia, quindi i soldi sono sempre quattrini che vengono prelevati dalle tasse e il risultato è semplicemente quello di far sembrare che paga qualcun altro.
Un altro argomento interessante riguarda la convenzione con il comune di Trasquera per la gestione associata della commissione paesaggistica. E’ evidente per tutti che Crevoladossola e Trasquera hanno nulla poco o nulla in comune e che la gestione sarà un aggravio dell’impegno degli uffici Crevolesi ed un favore all’amministrazione di Trasquera. Da tempo si discute anche della delibera (oggetto di contenzioso con la Regione) con cui gli otto comuni della Comunità Montana si impegnano a realizzare un unione di Comuni che gestisca in forma associata una serie di funzioni fra cui: lo smaltimento neve; la polizia municipale, il trasporto scolastico e, appunto, i servizi tecnici. La domanda che nasce spontanea è per quale motivo gli otto comuni che si impegnano a realizzare un unione non hanno trovato un accordo per la gestione associata di una più semplice commissione paesaggistica. La risposta è che evidentemente ci si comincia a rendere conto che un unione di comuni ha senso su comuni contigui e che abbiano un minimo di omogeneità e che lo scopo della delibera di richiesta di unione aveva probabilmente altre finalità.
Si aspettavano anche dei chiarimenti sulla vicenda dell’alienazione del terreno comunale la cui vendita è stata annullata per irregolarità, ma tali chiarimenti nel corso dibattito non sono stati forniti a causa di un clima che effettivamente è stato spesso confuso e poco positivo per via dell’atteggiamento generale. A questo clima negativo ad onor del vero contribuisce indubbiamente anche il fatto che la maggioranza mettendo in campo pochissimi consigli comunali limita eccessivamente le occasioni di confronto e questo porta a consigli con ordini del giorno lunghissimi ed estenuanti che a volte si protraggono ben oltre la ragionevolezza e l’impressione di fondo è che sia la giunta che il resto della maggioranza viva il confronto pubblico con difficoltà e a volte con fastidio.
Giorgio Ferroni
Consigliere Comunale