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La giunta regionale punta sulla ricerca per uscire dalla crisi

imageLa presenza, oggi, della Presidente della Regione Piemonte, Marcedes Bresso, e di parte della Giunta Regionale ad illustrare i provvedimenti anti crisi assunti dalla Regione Piemonte è anche l’occasione per illustrare la recente delibera della Giunta con la quale sono stati ammessi a finanziamenti regionali per progetti di ricerca e di sviluppo industriale cinque aziende nella regione Piemonte, tra le quali il gruppo industriale Cover con sede nel VCo.
L’importanza della deliberazione sta nel fatto che la Regione avvierà presso la Comunità Europea una procedura di deroga rispetto alla normativa comunitaria in materia di aiuti alle grandi industrie. Vogliamo evidenziare il fatto che la regione Piemonte sta sostenendo in modo consistente l’attività di ricerca nel settore industriale, scelta questa assunta proprio per rendere competitivo il sistema produttivo piemontese nella sfida con altre regioni del mondo industrializzato.Questa scelta politica rilevante ha ricadute importanti anche nel Vco, perchétale delibera segue la previsione del Polo Innovativo sulle energie rinnovabili presso il Parco tecnologico. È una delibera di grande valore perchéil Vco sta attraversando l’ennesima fase di crisi industriale e sostenere, come sta facendo la Regione Piemonte, progetti di ricerca e di sviluppo industriale, consente di potere lavorare per una nuova e diversa fase di sviluppo economico.È importante crederci anche guardando alle numerose situazioni di crisi che toccano e coinvolgono centinaia di persone nella nostra Provincia, ma per poterlo fare è essenziale anche costruire fatti positivi.La deliberazione della Giunta regionale rappresenta un fatto positivo ed importante per il Vco e riassume la consapevolezza che anche nella nostra provincia vi sono elementi di eccellenza produttiva .
I consiglieri regionali

Aldo Reschigna e Marco Travaglini

Per i Comuni azioni negative dal Governo

image La Maggioranza governativa ha deciso di accelerare i tempi per introdurre una serie di modifiche alle funzioni e all’organizzazione degli Enti Locali.
Se la riduzione del numero dei Consiglieri e degli Assessori nelle Province e nei grandi Comuni può rientrare in un condivisibile criterio di risparmio dei costi per gli Enti, lo svuotamento delle funzioni e la riduzione a numeri tanto bassi da non consentire più alcun tipo di rappresentanza democratica nei piccoli Comuni, è inaccettabile.
Gli amministratori dei piccoli Comuni svolgono il loro incarico gratuitamente o con costi davvero minimi e rappresentano la prima forma di volontariato a favore della comunità. Ridurre a sei i Consiglieri nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti ed accentrare, addirittura, tutti i compiti del Sindaco e della Giunta in una sola persona – come si propone per i Comuni con meno di 1.000 residenti – rappresenta soltanto un’immotivata riduzione dell’operatività e della partecipazione democratica nella gestione degli Enti e prelude all’eliminazione o all’accorpamento dei piccoli Comuni.
Questo provvedimento inciderà pesantemente sul territorio della nostra Provincia, formato in gran parte da piccoli Comuni che subiranno uno svuotamento delle funzioni ed una riduzione dell’attività e della partecipazione dei cittadini alla gestione della comunità locale.
Aldo Reschigna e Marco Travaglini, Consiglieri regionali del Partito Democratico

474.774 EURO PER IL VCO DALLA LEGGE SUI PICCOLI COMUNI

l’Assessorato al Decentramento e ai Rapporti con gli Enti Locali della Regione Piemonte ha deliberato l’assegnazione dei contributi in base alla legge regionale n. 15/2007 “Misure di sostegno a favore dei piccoli Comuni del Piemonte” .
“Nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Aldo Reschigna e Marco Travaglini – sono risultati idonei a ricevere un contributo dalla Regione Piemonte ben 67 Comuni, per un importo pari a 474.774,54 euro”. “Si tratta di uno stanziamento importante – continuano Reschigna e Travaglini – che riguarda molti piccoli Comuni della nostra Provincia, con la finalità di sostenerne lo sviluppo sociale, economico, ambientale e culturale, in attuazione del principio di sussidiarietà”.
“La Regione – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – ha voluto favorire, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa nazionale, anche la salvaguardia delle attività commerciali e artigiane nei piccoli Comuni, con priorità per tutti quei Comuni con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti, in condizioni di marginalità socio-economica”.

Frontalieri: l’assessore regionale Migliasso risponde.

image Pubblichiamo la risposta all’Interrogazione regionale del 20 ottobre scorso presentata dai Consiglieri Travaglini e Reschigna del Partito Democratico inerente ai “tagli ai fondi dei frontalieri”. Risposta dell’Assessore al Lavoro e al Welfare, Angela Migliasso.
"Come Assessorato al Lavoro e Welfare conosciamo l’importanza che hanno questi ristorni per le amministrazioni locali del VCO: 59 Comuni su 77 sono interessati all’Accordo Italo-Svizzero del 1974.
Grazie a questi introiti è stato possibile per le varie Amministrazioni del VCO eseguire opere che, altrimenti, non si sarebbero potute realizzare e favorire la permanenza dei cittadini in aree di montagna minacciate dallo spopolamento.
Un esempio è dato dalla Comunità Montana Valle Cannobina, dove circa il 60% della popolazione attiva è occupata in Ticino: qui sono stati eseguiti interventi per migliorare i collegamenti stradali, a tutela dell’ambiente e di carattere sociale. Un esempio concreto è stata l’inaugurazione recente del Centro Logistico di Cannobio (sede di varie Associazioni di Volontariato della Valle Cannobina), in parte finanziato con i fondi ristornati dalla Svizzera.
Vista l’importanza che hanno queste somme sui bilanci di gran parte dei Comuni del VCO, è nostra intenzione contattare il Cancelliere di Stato della Repubblica ed i Cantoni del Ticino e del Vallese, anche in considerazione della dichiarazione d’intenti siglata tra la nostra Regione ed i Cantoni stessi, per sapere se le Amministrazioni Ticinese e Vallesana si stanno muovendo con il Governo federale per una revisione dell’accordo oppure no.
Verificheremo inoltre l’opportunità di organizzare un incontro, a Torino, tra il Presidente della Regione ed i due Cantoni, e chiederemo al Ministero degli Esteri di informarci con la massima sollecitudine se arriveranno proposte da parte della Confederazione per arrivare ad una revisione dell’Accordo.
Sappiamo, inoltre, che lo scudo fiscale rischia di penalizzare non solo le Amministrazioni locali del Verbano-Cusio-Ossola, ma soprattutto i lavoratori frontalieri, che corrono il rischio di essere annoverati tra coloro che esportano o detengono illegalmente capitali in Svizzera, mentre con le loro rimesse e i ristorni fiscali, come si è detto, contribuiscono piuttosto ad aumentare la ricchezza nazionale, in particolare del loro territorio di origine.
Sarà, quindi, necessario intervenire presso il Governo centrale perché sia fatta al più presto chiarezza circa l’esenzione dei frontalieri dallo scudo fiscale, così come è stato fatto per i cittadini di Campione d’Italia e per coloro che lavorano negli Organismi comunitari. "

Tre milioni di euro per l’edilizia scolastica dalla Regione Piemonte

imageLa firma odierna dell’ennesimo accordo di programma tra la Regione Piemonte e la Provincia del VCO testimonia, ancora una volta, l’attenzione che la Regione Piemonte continua ad avere nei confronti del Verbano Cusio Ossola.
Con i tre milioni di euro messi a disposizione da parte della Regione Piemonte per interventi nell’edilizia scolastica, di competenza provinciale, potranno partire importanti interventi quali la costruzione della nuova sede del Maggia a Stresa e gli interventi delle scuole di Domodossola.
Vogliamo, altresì, ricordare che anche questo accordo di programma si è avviato a seguito delle intese raggiunte tra La Regione Piemonte e la precedente amministrazione provinciale presieduta da Paolo Ravaioli.
Questo fatto significa, sostanzialente, sia che quelle scelte erano corrette  tanto che vengono di fatto confermate dall’attuale Amministrazione Provinciale, sia che quello che sta a cuore a questa Amministrazione regionale ed a noi consiglieri regionali, non sono i colori politici delle amministrazioni provinciali o comunali quanto gli interessi ed i problemi del VCO.
Aldo Reschigna e Marco Travaglini
 
 

Rinnovato il protocollo d’intesa tra il consiglio regionale e la casa della resistenza

image l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato il rinnovo del Protocollo d’Intesa con l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, prevedendo, questa volta, il prolungamento della durata da tre a cinque anni.
“Il Parco della Memoria e della Pace, del quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Aldo Reschigna e Marco Travaglini – rappresenta uno dei luoghi della memoria più cari alla nostra comunità e più significativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno di un Parco adiacente al luogo dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani”. “Il Consiglio regionale, nel corso degli anni – continuano Reschigna e Travaglini – ha sempre provveduto a stipulare Protocolli d’Intesa con l’Associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione di un luogo considerato importante per la Resistenza e la Lotta di Liberazione in Piemonte, ha istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio. Il Protocollo regola i rapporti di collaborazione tra l’Associazione ed il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, prevedendo, in particolare, la realizzazione di almeno un’azione congiunta annuale e stabilendo l’erogazione di un contributo finanziario da parte del Consiglio regionale, attualmente fissato in 15.000 euro annui”.
“Quest’anno – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, sia su sollecitazione dell’Associazione, sia valutando in modo soddisfacente i risultati ottenuti nel corso degli anni dalla collaborazione instaurata, ha deliberato un prolungamento della durata del Protocollo d’Intesa da tre a cinque anni, al fine di assicurare una maggiore continuità di rapporti con il Comitato Resistenza e Costituzione e consentire una più stabile programmazione delle attività comuni”.
– Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico