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I tagli della finanziaria di Tremonti ai principali comuni del VCO: ecco il calcolo di quanto costa

Clicca qui per vedere il servizio televisivo. Riportiamo una tabella con uno studio realizzato da un gruppo di deputati del Partito Democratico, in collaborazione con il Centro Studi dell’ANCI, nel quale si vedono gli effetti della manovra del governo Berlusconi sui bilanci dei 7 comuni del Vco con oltre 5 mila abitanti.
Per capire meglio i dati, nella colonna “nuovo obiettivo 2011" sono calcolate le somme che ogni comune dovrà risparmiare per rispettare il patto di stabilità, nella terza colonna "valore manovra" sono calcolati i minori trasferimenti da parte dello stato ai comuni, nella quarta colonna "valore manovra pro-capite" troverete la cifra che ogni abitante dovrà pagare per coprire gli effetti dei tagli, nella quinta colonna "taglio implicito della spesa" troverete la percentuale del taglio sui bilanci.
Come si può notare anche nel VCO i tagli ai bilanci saranno davvero pesanti, dal 1,4% di Stresa al 9,6% di Domodossola, in termini assoluti da 100 mila euro in meno per Stresa sino al 1 milione e 700 mila di Domodossola.
Ovviamente i comuni saranno costretti o a tagliare i servizi ai cittadini o a far ricadere sulle loro teste il costo aggiuntivo di questi tagli effettuati dal governo Berlusconi.
I calcoli sono presto fatti.
Per una famiglia media di 4 persone i tagli incidono per 220 euro a Cannobio, 336 euro a famiglia a Domodossola, 120 euro a Gravellona Toce, 120 euro ad Omegna, 100 a Stresa, 128 a Verbania, 284 euro a Villadossola.

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Comune

Popolazione

Nuovo Obiettivo 2011

Valore Manovra

Valore Manovra pro-capite

Taglio implicito della spesa

Euro

%

CANNOBIO

5.132

278.000

283.000

55

4,5%

DOMODOSSOLA

18.452

1.696.000

1.554.000

84

9,6%

GRAVELLONA TOCE

7.781

518.000

233.000

30

3,9%

OMEGNA

16.074

478.000

479.000

30

3,6%

STRESA

5.179

54.000

103.000

20

1,4%

VERBANIA

31.134

1.154.000

1.000.000

32

3,1%

VILLADOSSOLA

6.909

475.000

491.000

71

7,7%

Acetati: PDL e LEGA hano la coda di paglia. Comunicato del PD

image Il Comunicato PDL/Lega Nord su Acetati rivela una straordinaria coda di paglia della Maggioranza di Destra che governa la città e si iscrive a buon diritto nell’albo dell’excusatio non petita, accusatio manifesta.
La tempestiva “velina” inviata agli organi di stampa poche ore dopo la conclusione del dibattito in Consiglio Comunale svela le reali intenzioni della Destra verbanese su Acetati, peraltro espresse con sconcertante chiarezza dal leghista Airoldi in Consiglio: recitato in fretta e furia il De profundis per la fabbrica e i suoi dipendenti, rinviare tutto a una vacua e inconsistente ipotesi di riutilizzo dell’area. E’ sufficiente, per capirlo, leggere l’Odg approvato dalla maggioranza, nel quale la vertenza Acetati è citata di sfuggita nelle premesse e completamente abbandonata nella parte centrale del documento. (segueIspirata da un intervento di Parachini, teso a dimostrare – senza riuscirci – che l’area di proprietà Acetati è in larghissima misura inutilizzata e abbandonata e quindi irrilevante rispetto alla produzione di acetato, la Lega Nord ha pervicacemente impedito la messa in campo di qualunque iniziativa finalizzata a mettere alle strette la proprietà (Mossi e Ghisolfi) su una serie di rilevanti e strategici problemi (tempi, costi e modalità della bonifica integrale del sito, destinazione urbanistica dell’area, chiusura dei rapporti patrimoniali e commerciali con il Comune risalenti agli anni ’30, esplicitazione delle ragioni dell’abbandono della fabbrica dopo vent’anni di vantaggi e utili realizzati dalla proprietà a Verbania…), con l’obiettivo di costringere Mossi e Ghisolfi a mantenere nel sito industriale di Pallanza un numero significativo di dipendenti stabilmente occupati.
A questo mirava l’Odg del Centrosinistra, che chiedeva la costituzione di una Gruppo di Lavoro formato da amministratori, gruppi consiliari, rsu aziendali, sindacati di categoria, proprietà, associazioni industriali e rappresentanti politici regionali e nazionali.
Buttata nel calderone della “cabina di regia” provinciale, la vertenza Acetati perde le specificità che ne avrebbero assicurato una più incisiva difesa e rinuncia a qualunque significativo accompagnamento da parte di istituzioni e autorevoli rappresentanti degli interessi locali.
Questo è il De profundis per Acetati officiato da Pdl e Lega Nord con l’inconsistente Odg imposto da Airoldi e Montani e votato da un Consigio Comunale confuso e probabilmente inconsapevole delle conseguenze innescate da questa decisione.

Claudio Zanotti Angelo Rolla PD-Circolo di Verbania

La riforma Gelmini colpisce pesantemente le famiglie del VCO: tagli al tempo prolungato in 18 scuole

image Vi ricordate le promesse del centro destra, di Berlusconi e del ministro Gelmini, dopo l’approvazione della riforma sulla scuola?
Niente tagli a risorse ed orari! Le bugie, però, hanno le gambe corte.
I tagli – reali – apportati alle risorse economiche ed umane hanno portato a situazioni difficili anche nella nostra provincia. A Domodossola l’ultimo esempio, dove la scelta di aver difeso il servizio nelle scuole di montagna porta alla conseguenza di dove rinunciare al tempo pieno.
Ed ecco che le famiglie degli alunni delle scuole elementari “Don Milani” di Domodossola che avevano scelto le 40 ore per i loro figli, vale a dire il tempo prolungato a scuola, in questi giorni hanno avuto dall’ufficio provinciale per la scuola un’amara sorpresa. Richiesta respinta e solo 27 ore contro le 40 richieste. Conseguenza: 21 famiglie in grosse difficoltà per trovare una collocazione ai bambini per due pomeriggi alla settimana.
l’ufficio provinciale scolastico ha dichiarato ai giornali Questa di Domodossola non è la sola scuola a cui sono state negate le 40 ore. Nella stessa situazione ci sono nel Vco altre 18 scuole. Il tempo pieno poteva essere accolto compatibilmente con le risorse disponibili. ”. Ben 18 scuole nel VCO in cui è stato tagliato il tempio pieno. Questa è la verità!
I nodi vengono al pettine, la riforma Gelmini si sta dimostrando per quello che è in realtà: solo ed unicamente una somma di tagli alle risorse e al personale.
Purtroppo, le famiglie, se ne stanno accorgendo sulla loro pelle.
Ed è solo l’inizio, perché gli ulteriori tagli agli enti locali previsti dall’attuale manovra economica di Tremonti, in discussione in Parlamento, si abbatteranno come una mannaia sui servizi ai cittadini.
I tagli del governo alle amministrazioni locali si traducono in riduzione di servizi ai cittadini.
Ad esserne colpiti saranno i più deboli e le famiglie che dovranno rinunciare a servizi per loro basilari.
Speriamo solo che finisca la sceneggiata degli amministratori locali del centro destra che fanno la voce grossa contro i tagli e poi sono corresponsabili di queste scelte, a partire dai parlamentari locali come Zanetta e Montani.
O come del sindaco di Verbania Zacchera che, proprio ieri, si è si lamentato di questi tagli sui giornali locali – che, dopo la soppressione di LiberBus, porteranno all’eliminazione anche di PiùBus – ma che poi andrà tranquillamente a Roma, unitamente ai suoi colleghi, ad alzare la mano ed a votare la manovra in Parlamento.
Nei prossimi giorni interverremo nelle sedi istituzionali competenti, dalla Provincia al Comune ecc, per chiedere conto di queste scelte, e per far si che il caso della scuola di Domodossola e delle altre 18 nel VCO non cada nel dimenticatoio.

PD Coordinamento provinciale
PD Circolo di Domodossola

PD Ufficio Stampa

Venerdì2 luglio: sciopero e manifestazione ad Omegna della CGIL

image Riceviamo e pubblichiamo l’appello della CGIL sulla manovra finanziaria decisa dal Governo e sugli effetti che ricadranno sui servizi e sui lavoratori.
SCIOPERO GENERALE DI VENERDI’ 2 LUGLIO 2010 e manifestazione organizzata a livello provinciale ad OMEGNA, con concentramento alle ore 9.30 davanti ai cancelli della fabbrica BIALETTI e con un corteo e comizio conclusivo nella piazza XXIV Aprile sotto il Municipio di Omegna.
È possibile, per chi avesse delle difficoltà per recarsi ad Omegna, farlo in pullman con parrtenze da:
DOMODOSSOLA – stazione FF.SS. alle ore 8.15, con fermata a VILLADOSSOLA (Bar Buonumore ore 8.20)
VERBANIA INTRA – Piazzale FLAIM ore 8.30, con fermata a PALLANZA (P.ZZA Gramsci ore 8.35)
Il rientro è previsto al termine della manifestazione attorno alle ore 12.00. Per poter prenotarsi, ed è possibile già farlo presso la Funzione Pubblica CGIL VCO, inviando una mail a: fpcgilvb@libero.it indicando nominativo, Ente di appartenenza ed il posto scelto per la partenza (Domodossola o Verbania), oppure telefonando direttamente al mio numero di cellulare (335 / 7503342) od a quello di Maurizio Pagliari (335 / 7443832).

NO AI TAGLI SUL LAVORO PUBBLICO
E SUI SERVIZI AI CITTADINI!
La manovra economica del Governo è iniqua ed inefficace.
– Vengono colpiti solo i lavoratori pubblici, con il congelamento delle retribuzioni, il taglio del salario accessorio e il sequestro della liquidazione e i lavoratori tutti con l’attacco al diritto alla pensione.
– Invece di combattere la precarietà nel P.I. si tagliano le risorse per i contratti a tempo determinato.
– Si accelerano i tempi per l’attuazione discriminatoria che impone alle sole donne del P.I. la pensione di vecchiaia a 65 anni. Per tutti vengono ritardati i tempi per andare in pensione.
– Vengono tagliati drasticamente i finanziamenti a Regioni ed Enti Locali, peggiorando così qualità e quantità dei servizi.
– Si continua nella politica dei condoni che hanno devastato il territorio e prodotto immoralità diffusa.
Ancora una volta si sceglie di non colpire privilegi e ricchezze, di non fare vere politiche di lotta all’evasione fiscale, di non tassare rendite finanziarie e grandi patrimoni e di fare demagogia con fantomatici tagli ai grandi manager o alla politica.
La sostanza è che chi guadagna un milione di euro non paga nulla di questa manovra e chi invece, da impiegato pubblico, ne guadagna 1.200, ne sosterrà il peso e i sacrifici.
Basta solo questa constatazione per definire l’ingiustizia della politica del governo e gli interessi che si vogliono tutelare e garantire.

Il piano per il lavoro della Giunta regionale è insufficiente. Le proposte del PD

image Illustrato ieri in una conferenza stampa presso la sede Pd a Verbania, dal capogruppo in consiglio regionale Aldo Reschigna , la posizione del PD sulla recente proposta del presidente Cota sul tema del lavoro.
Potete cliccare qui per vedere servizio televisivo
Conferenza stampa in cui è stato illustrato il dossier preparato sulle 25 misure assunte dal piano, affiancate dai tagli contenuti nell’assestamento di bilancio, con i riflessi negativi che avranno sull’economia piemontese. (chi volesse ricevere il dossier del PD lo richieda a info@partitodemocratico.vb.it ).
“Il piano per il lavoro della Giunta regionale è insufficiente di fronte alla crisi che attanaglia la nostra Regione e alla manovra di bilancio che, con i tagli previsti, deprime l’economia piemontese. Il vero problema è la politica bicefala della Giunta Cota”, ha spiegato il capogruppo regionale PD, “che da un lato promette iniziative per il rilancio dell’economia con il piano per il lavoro, e dall’altro, con l’assestamento di bilancio, taglia pesantemente gli investimenti, che rappresentano la politica più immediata per sostenere le attività economiche e l’occupazione”. “l’esempio del turismo è sintomatico”, aggiunge Reschigna. “Il piano prevede 5,5 milioni di € per investimenti nelle strutture turistiche che creano occupazione, ma l’assestamento toglie al settore oltre 35 milioni, di cui 26 in investimenti, con evidenti riscontri negativi sul piano occupazionale”.
Il piano poi non solo non è nuovo, perché 20 delle 25 misure previste sono state già adottate dalla Giunta Bresso, ma gode di risorse minori rispetto a quanto speso nel 2009 sul lavoro dalla precedente Giunta.
“Una delle poche misure nuove” ricorda Reschigna ,”la deducibilità sull’Irap di 15 mila € in tre anni per nuove assunzioni a tempo indeterminato, non essendo cumulabile con altri incentivi, viene surclassata da una norma già in vigore nel cuneo fiscale che permette di dedurre i contributi Inps più un rimborso forfettario di 4.600€. Un incentivo molto più conveniente per un imprenditore”.
“Mancano due tasselli fondamentali, il sostegno al reddito e le politiche sociali, due elementi che i sindacati considerano pregiudiziali all’applicazione del piano. La precedente Giunta aveva destinato 35 milioni di € al sostegno al reddito dei lavoratori che non godono di ammortizzatori sociali. Azzerarli vorrà dire non solo non affrontare
l’emergenza, acuita ulteriormente dal taglio delle politiche sociali, ma anche deprimere l’economia accentuando la caduta della domanda e dei consumi”.

Polemica Dirigenti-Zacchera: un ordine del giorno della minoranza

image Ieri sera, nel corso della Conferenza dei Capigruppo i rappresentanti di Pd Rolla e De Ambrogi, del Gruppo Autonomo (Zanotti). dell’IDV (Bombace), del  Gruppo Comunista (Di Gregorio), conché il vicepresidente Varini hanno sottoscritto e presentato l’allegato Ordine del Giorno, che sarà discusso nella prossima seduta di Consiglio Comunale.
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Verbania
 Premesso che nei mesi di maggio e giugno da parte del sindaco e del consigliere comunale Cattaneo sono state rese agli organi di stampa le seguenti dichiarazioni, che coinvolgono il profilo professionale dei dirigenti e dei dipendenti del Comune di Verbania, nonché i comportamenti degli amministratori comunali nell’arco di molti decenni:
1. "E non è forse coraggio…..cancellare iniziative discutibili come Bicincittà o risolvere la questione della scuola Toscanini o del Ccr? Ogni scelta aveva dietro un vecchio centro di pressione, una clientela elettorale, un ‘nido’ d’interessi. Intanto ho cambiato il segretario generale ed è stato avviato il turn over dei dirigenti. Mi si vuol dire dove non ho abbastanza coraggio?".  Dichiarazioni di Marco Zacchera a Eco Risveglio, maggio 2010;
2. “Ritengo che parte della struttura non collabori come avvenuto in passato con le amministrazioni di centrosinistra. Non sto dicendo che l’apparato burocratico non lavori, ma prima esisteva un amalgama ideologico tra amministratori e struttura, e questo poteva dare una spinta in più all’azione. Credo che Zacchera poteva dare qualche segnale in più in questa direzione e non limitarsi a cambiare solo il segretario comunale".
        Dichiarazioni di Valerio Cattaneo al quotidiano on-line “Verbania News”, 14 giugno 2010
3. “A Reschigna confermo ed interpreto autenticamente la mia considerazione riguardo "l’amalgama ideologico tra amministratori e struttura" e che Zacchera, a mio parere, poteva cambiare qualcosa di più oltre il Segretario generale. Reschigna vuole negare l’evidenza? Vive in un altro mondo? Mi sembra che affermare che in 64 anni il centro sinistra abbia " assunto " (ovviamente legittimamente e nel rispetto delle regole, ci mancherebbe) buona parte dei dipendenti di "area" sia un fatto. Questo non vuole dire che chi opera nella struttura sia di parte e lavori male quando ad amministrare ci sia il centro destra. I nostri dipendenti sono seri e professionali e questo mai mi sono sognato di metterlo in discussione (qualcuno strumentalizzando mie dichiarazioni invece ha interesse a mistificare la realtà) anzi in 15 anni di minoranza ho avuto modo di apprezzarne la disponibilità. Negare però che con le amministrazioni di centro sinistra ci fosse un maggiore feeling mi sembra veramente troppo. Per quanto riguarda i Dirigenti, fossi stato in Zacchera ne avrei cambiato qualcuno, anche per dare un segno di discontinuità che certamente il nostro elettorato avrebbe apprezzato.”
        Dichiarazioni di Valerio Cattaneo al quotidiano on-line “Verbania News”, 15 giugno 2010
4. “Circa i dipendenti credo che quasi tutti facciano onestamente il proprio dovere. Poi che ‘curiosamente’ molti cognomi siano gli stessi di noti esponenti della sinistra cittadina e non viceversa..beh, è sicuramente solo una pura e semplice combinazione… Diciamo che qualche volta si chiederebbe di fare qualcosina di più del puro e semplice "dovere", non è un obbligo ma questione di coscienza.”     
        Dichiarazioni di Marco Zacchera al quotidiano on-line “Verbania News”, 14 giugno 2010
_________________________

Rilevata la gravità di affermazioni come quelle che accusano genericamente e indistintamente i dipendenti comunali di esprimere “un amalgama ideologico” con gli amministratori di centrosinistra”; o quella che “la struttura [comunale] non collabori come avvenuto in passato” con l’attuale Amministrazione, sostenendo come “con le amministrazioni di centro sinistra ci fosse un maggiore feeling”; o che tra gli stessi dipendenti comunali “curiosamente molti cognomi [sono] identici a quelli di noti esponenti della sinistra cittadina”, dipendenti ai quali “qualche volta si chiederebbe di fare qualcosina di più del puro e semplice ‘dovere’”;  o che addirittura sarebbe ”un fatto che in 64 anni il centro sinistra abbia ‘assunto’ buona parte dei dipendenti di "area"; o che, infine, il sindaco “poteva cambiare qualcosa di più oltre il Segretario generale; per quanto riguarda i Dirigenti, fossi stato in Zacchera ne avrei cambiato qualcuno, anche per dare un segno di discontinuità che certamente il nostro elettorato avrebbe apprezzato”.

Considerato che queste affermazioni

–    offendono l’immagine professionale dei dirigenti del Comune, i quali per questa ragione hanno chiesto agli autori delle surrichiamate dichiarazioni pubbliche e convincenti smentite, così come hanno riportato organi di stampa locale;

–    denigrano i dipendenti del Comune, accusati genericamente e ingiustamente di svolgere il loro lavoro con maggiore o minore professionalità a seconda del “colore” politico dell’Amministrazione in carica e – per “buona parte” di loro – di dovere l’assunzione al fatto di appartenere ad una ben definita “area” politica;

–    offendono l’immagine degli amministratori che nel corso degli anni si sono succeduti alla guida della città, attribuendo loro atti e comportamenti aventi come obiettivo quello di assumere i dipendenti del Comune in base ad una supposta “area” di appartenenza dei dipendenti stessi e non in base ai requisiti previsti dalla legge;

–    lasciano supporre ai cittadini che in Comune dietro determinate scelte amministrative vi fossero “un vecchio centro di pressione, una clientela elettorale, un ‘nido’ d’interessi”, la cui eliminazione sarebbe stata un atto di coraggio reso manifesto dall’aver “cambiato il segretario generale” e dall’aver avviato “il turn over dei dirigenti”;

–    individuano reiteratamente nell’ex segretario generale del Comune il primo di una serie di dirigenti dell’Amministrazione di cui è stato e sarebbe opportuno l’ “allontanamento” al solo scopo di dare “un segno di discontinuità che certamente il nostro [del Popolo della Libertà e della Lega Nord] elettorato avrebbe apprezzato”;

Ricordato che mai in passato si erano udite accuse tanto dure quanto ingiustificate rivolte dagli amministratori al ruolo, all’azione e al profilo professionale stesso del personale dipendente (dirigenziale e non), il cui lavoro anzi è stato negli anni scorsi di fondamentale importanza per consentire al nostro Comune di raggiungere riconoscimenti di eccellenza a livello nazionale in numerosi settori della vita cittadina e dei servizi pubblici locali;

RICHIEDE

al sindaco di rendere – seduta stante – pubblica ed esaustiva smentita del contenuto delle dichiarazione di cui ai precedenti punti n. 1 e 4;

IMPEGNA

il Presidente del Consiglio Comunale:

– a verificare ed accertare presso l’Amministrazione la portata e la fondatezza delle affermazioni rese dal consigliere comunale Cattaneo, con particolare riferimento all’esistenza di “amalgama ideologico” tra l’”apparato comunale” e le precedenti amministrazioni cittadine, alla dichiarata minore collaborazione tra struttura comunale e amministrazione attuale dovuta a ragioni di diverso “colore” politico, alla denuncia secondo la quale sarebbe “un fatto” che “in 64 anni il centro sinistra abbia ‘assunto’ (ovviamente legittimamente e nel rispetto delle regole, ci mancherebbe) buona parte dei dipendenti di ‘area’”;

– a riferire al Consiglio Comunale, in seduta eventualmente segreta, i risultati della verifica e degli accertamenti compiuti.