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Andiamo oltre

imageMartedì 11 maggio si è svolta a Verbania presso la sede Pd di Via Rigola, un incontro promosso da alcuni democratici della nostra provincia per dare vita anche nel nostro territorio al progetto chiamato “andiamo oltre”, lanciato il mese scorso a Milano dal consigliere regionale Pippo Civati.
Alla serata erano presenti circa una quarantina di persone.
Il primo obbiettivo dell’incontro era quello di andare oltre alle mozioni che ci avevano visti contrapposti durante il congresso dell’autunno scorso. Questa prima finalità si può dire che è stata ottenuta in quanto gli interventi che ci sono stati, indipendentemente dalla mozione sostenuta al congresso, hanno avuto come comune denominatore la volontà di superare le divisioni. l’unica provenienza che conta è quella del Partito Democratico.
Nell’introduzione alla serata, si è sottolineato come il Pd sia ancora un soggetto incompiuto che necessità dell’impegno di tutti per costruirlo. Si è evidenziato come sia necessario tornare ad essere un partito propositivo, presente sugli argomenti e capace di elaborare proposte a partire dal livello locale.
Una proposta politica nuova potrà aver maggior successo se accompagnata da una vera spinta rinnovatrice che fino ad oggi è rimasta solo sulla carta. Ecco, quindi, l’obbiettivo: costruire un progetto politico serio, alternativo e concreto capace di partire dai temi locali su cui basare una nuova classe dirigente.
Il successivo dibattito ha visto partecipare molte persone che hanno toccato svariati temi. (segue)I temi più sentiti e sui quali si chiede subito di partire sono quelli ambientali: acqua e rifiuti. Nel primo caso, la proposta del Pd nazionale (promuovere raccolte di firme per una proposta di legge che parta dal principio che l’acqua è un bene pubblico) deve essere promossa e divulgata, magari con un’iniziativa di forte impatto mediatico. Per il tema dei rifiuti, si deve partire dalle eccellenze che nella nostra realtà ci sono per arrivare a fare una proposta che abbia come obbiettivo il riciclo integrale dei rifiuti, la chiusura del forno di Gravellona e l’unificazione degli enti gestori attualmente presenti in provincia (Conser Vco e Valle Ossola). Questi i primi due temi su cui lavorare, iniziando a utilizzare gli strumenti che il partito mette a disposizione, a partire dalle commissioni, in questo caso quella ambientale che si ritroverà giovedì prossimo a Domodossola.
Altri temi sono ritenuti importanti e degni di approfondimento, a partire dal lavoro e dalla crisi economica che la scorsa settimana ha rischiato di mettere in ginocchio il tessuto economico e sociale europeo a partire da quello italiano. Questa crisi sta mettendo in evidenza nuove povertà e per questo lo stato sociale deve essere messo in grado di rispondere alle nuove sfide, riducendo le sacche dei privilegi, razionalizzando le risorse, togliendo il controllo politico dalle aziende sanitarie. Tutto questo potrà concretizzarsi se si mette in campo un nuovo sistema fiscale, oggi castigatore dei bassi redditi e alleato dei grandi evasori. Equità fiscale che deve coniugarsi con equità sociale, solo così si potrà uscire da questa crisi più forti, solo mettendo in campo queste proposte si potrà sconfiggere le paure che ci stanno portando verso la xenofobia, la guerra tra poveri, la paura dell’immigrato. l’immigrazione è una risorsa, va sì governata, ma non demonizzata.
Alcuni di questi temi sono certamente di rilevanza nazionale, ma su questi binari dobbiamo declinare le scelte locali.
E poi il partito.
In tutti gli interventi è emerso, ancora una volta, il malumore rispetto al metodo utilizzato per le nomine appena compiute. Si sente la necessità di un cambio di passo e il desiderio di avere un partito che sia conseguente ai propri principi. Un partito che rispetti le regole e nel quale le decisioni siano prese veramente negli organi deputati a farlo. Un partito che metta concretamente in campo un serio ricambio. Un partito che sia trasparente nelle scelte, che sia in grado di individuare le candidature in modo limpido, basandosi sulle capacità, sul merito e sulle volontà di rapportarsi con il gruppo dirigente che lo ha scelto. In una parola: un partito diverso
Ecco in sintesi i bisogni e le richieste uscite dalla riunione di ieri sera.
A conclusione dell’incontro si sono quindi prese le seguenti decisioni che saranno alla base del lavoro futuro.
Ø Primo: niente sotterfugi, ma trasparenza. Ecco perché a termine di ogni incontro si farà un riassunto come questo da fare avere agli iscritti;
Ø secondo: creare un luogo virtuale di discussione, l’idea è quella di utilizzare l’area forum del sito provinciale del Pd, dove scambiarsi le informazioni, dove poter leggere questi resoconti, dove poter manifestare dissensi o condivisioni, fare proposte e lanciare idee.
Ø terzo: costruire un breve documento sull’acqua e sui rifiuti da sottoporre alla commissione ambiente;
Ø quarto: costruire una proposta operativa provinciale;
Ø quinto: individuare un gruppo di lavoro che organizzi la giornata del 19 giugno con Pippo Civati che si svolgerà presso l’area feste de “La Lucciola” di Villadossola.

Giovedìsera al Chiostro si parla di scuola. Appuntamento con il corso del Centro Natale Menotti

image Giovedì 13 maggio alle 21 nella sala Rosmini della Famiglia Studenti-Il Chiostro prosegue il corso di formazione etico-politica del Centro Natale Menotti quest’anno dedicato a "Cittadinanza attiva e progetto politico locale".
Tema dell’incontro di giovedì è  "C’era una volta…! Dalla Scuola di Barbiana alla scuola che vogliamo".
Testimone d’eccezione Edoardo Martinelli, già alunno di don Lorenzo Milani e ora responsabile del Centro Formazione e Ricerca della Scuola di Barbiana.
Partecipano la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Franca Giordano; il coordinatore Scienze Umane e Sociali dell’Iti Cobianchi, Guido Boschini; la referente Studenti internazionali dell’Iti Cobianchi, Maria Pia Zocchi; l’insegnante di scuola primaria, Marianna Tinazzo;  Angelica Sassi del coordinamento dei genitori Vco; Giacomo Molinari del collettivo studentesco Punto a capo. Coordina Silvia Magistrini. Ingresso libero. Prossimo appuntamento il 27 maggio alle 21 sempre alla Famiglia Studenti con "Spettatori o cittadini? – Le impervie vie della rappresentanza e della partecipazione" con Marco Granelli, consigliere comunale di Milano, Michele Marinello, sindaco di Domodossola e consigliere regionale, Francesco Pesce, consigliere provinciale. Coordina Andrea Dallapina, direttore di Verbania News

1° maggio senza la Provincia: interrogazione

image Pubblichiamo l’interrogazione che ha presentato in provincia Lilliana Graziobelli (consigliere provinciale e segretario PD del VCO) in merito all’assenza della Provincia alla manifestazione del primo maggio ad Omegna.
Premesso che la Festa del 1° Maggio rappresenta una ricorrenza ancora molto sentita in tutt’Italia, Verbano Cusio Ossola compreso, perché rappresenta un sincero momento di festa per celebrare e ricordare tante battaglie dei lavoratori che, nel corso del Novecento, hanno portato alla conquista di diritti fondamentali, dalla riduzione dell’orario ai benefici previdenziali e assistenziali, alle tutele previste dallo Statuto dei Lavoratori. Visto:
– che anche nel Verbano Cusio Ossola, come in migliaia di altre località italiane, si è svolta una manifestazione provinciale che ha riunito lavoratori, esponenti sindacali, amministratori e politici locali per celebrare il 1° Maggio in un momento in cui il diritto al lavoro è posto in discussione dalla grave congiuntura vissuta nel Paese e nella nostra zona in particolare, dove sono decine le piccole e medie imprese in crisi che non rinnovano i contratti a tempo determinato e fanno largo ricorso agli ammortizzatori sociali, con pesanti ripercussioni su tutto il tessuto economico e sociale del Verbano Cusio Ossola;
– che molto opportunamente la ricordata manifestazione provinciale è stata organizzata a Omegna, dove un corteo è partito dalla fabbrica simbolo di questa triste stagione, la Bialetti, per poi attraversare le strade della città e raggiungere la sede del comizio finale.
Rilevato:
– che la manifestazione ha visto la significativa partecipazione di centinaia di persone, con delegazioni di lavoratori in rappresentanza di Alessi, Lagostina, Acetati e Sitcupro e con gli operatori commerciali omegnesi che hanno abbassato momentaneamente le serrande dei negozi in segno di vicinanza ai lavoratori in lotta per la difesa del posto di lavoro;
– che alla manifestazione erano presenti le autorità cittadine di Omegna a partire dal primo cittadino Antonio Quaretta, numerosi esponenti politici locali di entrambi gli schieramenti, e i rappresentanti e i gonfaloni dei Comuni di Casale Corte Cerro, Pieve Vergonte e Verbania.
Rilevato inoltre che a rappresentare la Provincia non era presente ne il gonfalone ne il presidente Nobili e nessun assessore
Ricordata ancora una volta l’importanza della Festa del 1° Maggio celebrata a Omegna, soprattutto di questi tempi che vedono il Verbano Cusio Ossola aggredito da una crisi di cui si stenta a vedere la fine, sottolineata l’importanza della presenza la più nutrita e “visibile” possibile dell’Amministrazione Provinciale a fianco di chi rischia purtroppo concretamente di perdere il proprio posto di lavoro con poche speranze, almeno nell’immediato, di trovare un’alternativa occupazionale e, infine, rammentata l’origine omegnese del presidente Nobili, origine che dovrebbe renderlo molto attento e partecipe a una vicenda che in modo così pesante e drammatico incide sulla sua città.
Interroga la SV
per sapere le motivazioni che hanno impedito la presenza Sua e del gonfalone della Provincia alla manifestazione del 1° Maggio a Omegna

Con l’occasione porgo cordiali saluti
Lilliana Graziobelli

Teatro all’arena di Verbania: le mille contraddizzioni.

image Il Partito democratico di Verbania offre una prima valutazione sul teatro di Arroyo “traslato” all’Arena: si conferma la qualità del progetto voluto dal Centrosinistra, ma emergono le grandi contraddizioni di Destra e Lega Nord, che ripropongono quello che in campagna elettorale avevano contestato.
In merito alla presentazione del nuovo teatro cittadino svoltasi venerdi scorso a Villa Giulia il PD di Verbania offre alcune considerazioni.
1) Il progetto dello studio Arroyo si rifà sostanzialmente al disegno vincitore del concorso indetto dalla precedente amministrazione. Così come ci aveva convinto il progetto precedente è sicuramente apprezzabile il lavoro di adattamento al nuovo spazio contenuto in questa parziale rivisitazione.
2) Nonostante questo continuiamo a pensare che la collocazione all’Arena sia ampiamente sbagliata. Non ci sono le ragioni per pregiudicare pesantemente ed irrimediabilmente un’area a lago che deve mantenere la sua vocazione di parco, spiaggia, sport all’aperto, piste ciclabili, area ludica e di svago. l’impatto ambientale è serio e lo spazio destinato alla spiaggia (già oggi insufficiente) verrà ancor più circoscritto. Che senso ha sprecare un area a lago per una struttura che nel 90% delle occasioni sarà utilizzata di notte ? A nostro parere un teatro, ancorché ammantato di polivalenza come viene definito in questa nuova versione, deve restare ben ancorato al contesto urbano della città. Deve vivere e respirare con essa. Una vera casa della comunità va collocata là dove la gente vive.
3) I costi. Nella presentazione si è detto che i costi dell’opera sono di poco inferiori a quella precedente. Peccato che l’opposizione alla precedente amministrazione che oggi ci amministra abbia sempre sostenuto che i costi non erano veritieri e che dagli annunciati 13 milioni di euro si sarebbe finiti a 20. Oggi non è più vero ? E se consideriamo le problematiche geologiche della zona (su cui nulla è stato detto venerdì sera), il parcheggio che non c’è e andrà fatto, il costo della completa ristrutturazione dell’ex Camera del Lavoro di piazza F.lli Bandiera (scorporato dall’attuale progetto), l’indennizzo all’attuale gestore dell’arena per le opere fatte e per l’interruzione anticipata dei nove anni di gestione e infine la spesa per l’acquisto dell’area, non è forse vero che – applicando lo stesso metodo – si può ora sostenere che i costi sono abbondantemente sottostimati ? Ci piacerebbe conoscere il parere della Lega Nord in proposito che in campagna elettorale si era battuta per evitare questa “spesa inutile”. E attendiamo con interesse di discutere in Commissione Consiliare del Piano Finanziario e Gestionale dell’opera, che andrà completamente rifatto rispetto a quello – allora sì molto dettagliato – approvato nell’aprile 2009.

4) Sempre a proposito dei costi, ci chiediamo perché Zacchera non mette in pratica quanto ha sostenuto in Campagna Elettorale, e cioè devolvere a spese sociali parte delle somme accantonate per il nuovo teatro. I bisogni sociali sono terminati ? Oppure adesso i soldi “conquistati” dalla precedente Amministrazione e prudentemente accantonati (quasi 6 milioni di euro) adesso fanno comodo per fare il teatro, come lo stesso Sindaco ha dovuto ammettere?

5) Non viene risolto il grosso problema dei parcheggi. l’Arena è un luogo periferico rispetto ai centri abitati della città e quasi nessun verbanese pensa di recarsi lì a piedi. E’ del tutto evidente che i parcheggi sono completamente insufficienti. E non si è capito come l’Amministrazione pensa di risolvere questo problema.

6) Ci chiediamo anche dove è finito il coinvolgimento dei cittadini. Ad un cittadino intervenuto alla presentazione del teatro, che ha suggerito di sentire il parere dei cittadini, il Sindaco ha risposto che oramai lui ha deciso e va avanti. Ma non era quello del mancato coinvolgimento dell’opinione pubblica proprio una delle accuse che veniva rivolta alla precedente amministrazione? E in coinvolgimento delle realtà culturali e associative cittadine, con le quali il Centrosinistra aveva passo passo costruito i contenuti tecnico-progettuali per una razionale e ottimale fruizione del “teatro civico”?

Invitiamo, in conclusione, l’Amministrazione ha ripensare la collocazione dell’opera. l’area dell’Arena deve completarsi e arricchirsi come Parco e Lido della città, come sta accadendo ormai da un paio d’anni dopo gli importanti lavori di sistemazione realizzati dal Comune e dal Gestore. Il teatro va ricollocato nel contesto urbano, per riqualificare architettonicamente, urbanisticamente e culturalmente l’ “area-cerniera” della Sassonia e per creare ad Intra un grande “centro storico naturale” di servizi e di commercio.

Andiamo Oltre VCO

Lo scorso aprile al circolo Arci Bellezza a Milano, si è svolta un’iniziativa promossa dal consigliere regionale e membro della direzione nazionale del Partito Democratico, Pippo Civati, per discutere di politica e di come il Pd debba diventare uno strumento che vada oltre a quello che è stato fin qui. È stato solo l’inizio di un lungo viaggio.
I 3 progetti li trovate nel documento: http://oltre.pbworks.com/Andiamo-oltre
• Nord, chi doveva portare la bussola?
• Il Partito dei giovani
• Dall’Aquila, verso Sud
Andiamo oltre Vco
L’idea di quest’iniziativa ci piace ed ha accomunato alcune persone che hanno affrontato il congresso del partito su posizioni diverse. Crediamo che il titolo di questo progetto abbia in seno il seme di quello che vorremo fosse il Partito Democratico del futuro. Ebbene, anche noi vogliamo dare un nostro contributo, anche noi come realtà provinciale vorremo andare oltre e, per questo, abbiamo già contattato Pippo Civati il quale ci ha dato la disponibilità a fare un’iniziativa a fine maggio o ai primi di giugno.
Però non vorremo fare il solito incontro in cui qualcuno arriva e ci "istruisce", vorremo che quell’occasione diventasse un momento per presentare qualche idea, qualche studio su alcuni temi che riteniamo indispensabili per il futuro del nostro territorio e per il futuro del nostro partito: lavoro, ambiente e rinnovamento.
Ecco perché vi invitiamo a partecipare ad un incontro preparatorio che si svolgerà MARTEDI’ 11 MAGGIO ALLE ORE 21 PRESSO LA SEDE PD DI VIA RIGOLA A VERBANIA.
Firmato
Davide Bolognini, Federica Covre, Gian Maria Giani, Moreno Minacci, Alberto Nobili, Alessandro Papini, Marco Schiavon, Marco Tartari, Nadia Tomola, Damiano Tradigo, Antonella Trapani, Franco Valenti….

I link
andiamooltre@gmail.com
oltre.pbworks.com
Gruppo facebook: ANDIAMO OLTRE (http://www.facebook.com/home.php?#!/group.php?gid=107793749256840&ref=ts)

Giovani a Verbania: lettera aperta

Pubblichiamo una lettera aperta inviata ai mass media locali da Riccardo Brezza, membro della commissione giovani del comune di Verbania a nome del Partito Democratico.
"Le scrivo in merito alla mancata partecipazione dell’assessore alle politiche giovanili, Adriana Balzarini, all’assemblea pubblica indetta dalla maggioranza per avere un confronto con i giovani che utilizzano la pista da skate di Verbania e non sono d’accordo allo spostamento della struttura.
Già molti sono stati i comunicati stampa riguardanti questo fatto, ma ho voluto scriverle per fare alcune considerazioni sulla risposta che l’assessore ha dato sulle pagine di Ecorisveglio. In primo luogo penso, anzi ne sono fermamente convinto, che non sia giusto parlare di “giovani strumentalizzati” solo perché questi decidono di partecipare a momenti di confronto democratico su tematiche che li riguardano. Le accuse dell’assessore denotano una scarsa considerazione delle potenzialità dei giovani e della loro capacità di prendere libere scelte senza essere strumentalizzati da nessuno.
Secondariamente in merito all’incontro mancato tra i giovani e l’assessore penso, da cittadino, che debbano essere gli amministratori ad andare incontro alla popolazione.
Intendendo la politica come servizio sono convinto che un buon sindaco o assessore debba, in prima persona, andare là dove i cittadini di una realtà si riuniscono per dialogare con loro, senza aspettare che siano questi a cercare incontri in uffici troppo spesso lontani dai cittadini e ancor di più dai giovani.
Concludendo vorrei porre qualche domanda all’assessore: perché ha scelto di deliberare lo spostamento della pista senza prima sentire le ragioni dei ragazzi che la utilizzano? Perché non si è premurata di concordare con i suoi consiglierei di maggioranza una data in cui convocare l’assemblea, così da evitare la sua assenza? Perché pensa che un gruppo di ragazzi che cercano di dialogare con la politica, mondo così lontano da loro, debbano essere manovrati appositamente da chissà chi?
Ed infine, non pensa che una scelta presa per accontentare una parte di elettorato, che nuocerà a molti ragazzi di Verbania, che non potranno farle capire il loro dissenso attraverso il voto perché minorenni, non sia molto in linea con le promesse fatte in campagna elettorale riguardanti l’attenzione ai giovani?. Aspettando un’eventuale risposta dell’Assessore, porgo i miei distinti saluti.

Riccardo Brezza