Cliccando qui potete vedere il servizio televisivo sulla visita della Bresso.
Cliccando qui potete vedere le foto della visita di Mercedes Bresso ad Omegna.
E’ iniziato questa mattina alle 10 a Verbania il tour elettorale di Mercedes Bresso nel Verbano Cusio Ossola. I problemi del mondo occupazionale in primis. La governatrice uscente del Piemonte ha infatti incentrato la sua mattinata elettorale nel Vco incontrato i lavoratori di Acetati. I problemi di sopravvivenza del polo chimico di viale Azari, sono stati al centro delle richieste avanzate dai lavoratori Acetati alla candidata alla Presidenza della Regione Piemonte per la coalizione di centro sinistra. “ Ho detto loro – ha spiegato Bresso – che saremo al loro fianco. La loro battaglia è anche la nostra. Quanto ritorneremo al governo della Regione seguiremo passo passo la vicenda. Io stessa parlerò con la proprietà di Acetati per capire quali siano le intenzioni future del gruppo Mossi e Ghisolfi”. Il pulmino bianco allestito con i loghi e slogan che inneggiano al Pd e che nel pomeriggio porta la governatrice Bresso a Novara, si è fermato poi in piazza Salera, ad Omegna. Qui ad attendere lo staff elettorale della “zarina” c’erano altri lavoratori . Qui, a preoccupare sono le sorti del comparto del casalingo, da anni oramai strangolato dalla concorrenza straniera. “Massima disponibilità a seguire da vicino le vertenze. Come del resto è stato fatto in questi 5 anni di governo – ha detto Bresso -. Sia chiaro però che al fianco dei lavoratori ci saremo comunque sia sui banchi della maggioranza che su quelli dell’opposizione. La nostra priorità è portare avanti politiche in grado di ridurre il tasso di disoccupazione causato da questa crisi”. dal sito di televco La candidata alla presidenza della regione Piemonte Mercedes Bresso sarà martedì 23 febbraio nel VCO.
– alle ore 10.00 sotto i portici dell’Imbarcadero vecchio (in corso mameli, lungolago) a Verbania Intra, dove incontrerà i cittadini e le rappresentanze dei lavoratori che lottano in difesa del loro posto di lavoro (Acetati).
– alle ore 11.30 sotto i portici del municipio, piazza XXIV Aprile, ad Omegna doveincontrerà i cittadini e le rappresentanze dei lavoratori che lottano in difesa del loro posto di lavoro ( Lagostina, Bialetti ecc). Alle ore 12.30 aperitivo elettorale alla libreria Ubik in via manzoni sempre ad Omegna.
Comitato Mercede Bresso VCO, Elezioni regionali 28/29 marzo 2009 www.mercedesbresso.
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Adesso basta !
Abbiamo letto con stupore le considerazioni e i giudizi espressi da autorevoli esponenti locali di Lega Nord e del Pdl rispetto alla sentenza di primo grado che vede coinvolto Marino Barassi. All’evidente strumentalizzazione elettorale di Destra e Lega Nord hanno già risposto con sobrietà ed efficacia nella giornata di ieri Aldo Reschigna e Claudio Zanotti, ricordando che da sempre il Partito Democratico attende il compimento dell’iter giudiziario prima di esprimere eventuali giudizi politici sulle sentenze.
Marino Barassi, condannato in primo grado, ha annunciato il ricorso in Appello, convinto di poter dimostrare in quel grado di giudizio la sua estraneità alle accuse che gli sono state rivolte e la sua innocenza.
Noi attendiamo che la giustizia faccia il suo corso, fiduciosi della magistratura.
Di fronte allo sciacallaggio di Cattaneo e Montani non possiamo esimerci da ricordare che un importante collega di partito di Cattaneo, l’Assessore Regionale al Turismo Ettore Racchelli, quando Cattaneo era capogruppo di Forza Italia in Regione nell’ultima legislatura Ghigo, è stato condannato, nel gennaio scorso, in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni e 5 mesi di reclusione per i reati di truffa e corruzione. In quell’occasione nessun esponente del Pd del Vco espresse giudizi su queste sentenze, pur essendo giunti all’ultimo grado di giudizio: era nostra convinzione che non fosse corretto avvelenare l’inizio di campagna elettorale.
Riesce difficile ora mantenere la stessa posizione.
Ci chiediamo adesso come mai la condanna definitiva di Racchelli non sia stata commentata in alcun modo da PdL e Lega Nord?
Come mai Cattaneo, coordinatore della Pdl del Vco e in simbiosi politica per dieci anni con Racchelli a Verbania e a Torino, non ha detto nulla?
Come mai la Lega Nord, alleata dell’allora governo regionale di cui Racchelli era Assessore, non ha espresso nessun giudizio?
Cattaneo è stato capace soltanto di mandare un giovane ascaro del Pdl a fotografare la Bresso a Verbania per montare scandalisticamente un caso rivelatosi subito inesistente.
E che dire della vicenda Di Girolamo, senatore della ‘ndrangheta candidato nelle liste del Pdl da Marco Zacchera e dal suo amico Stefano Andrini, picchiatore di estrema destra condannato a 4 anni per aggressione e lesioni?
E che dire delle dichiarazioni di Gennaro Mokbel riportate da “Il Fatto Quotidiano” della scorsa settimana, nella quale Zacchera parrebbe destinatario insieme ad altri due personaggi della dazione di “una piotta”, espressione gergale che il giornale stesso identifica nella somma di 100.00 euro?
Abbiamo sentito commenti, approfondimenti o prese di distanze?
Silenzio tombale e imbarazzate reticenze.
PD Ufficio stampa
Luciano Violante a Verbania
Si svolgerà giovedì 18 Marzo, alle ore 21 un incontro con Luciano Violante, alla Libreria Margaroli di Verbania.
Nella serata ci sarà la presentazione del suo libro "MAGISTRATI".
A introdurre la serata sarà Antonio Simone, magistrato, già Procuratore della Repubblica a Verbania. Organizza la libreria Margaroli.
LA CRISI DI ACETATI ACCELERA. CHE FACCIAMO?
La notizia della chiusura anticipata di Acetati è una doccia gelata sulle prospettive di sviluppo della nostra città. Da molti mesi ormai si chiede un “tavolo” istituzionale dove esaminare le molteplici implicazioni di questa crisi. Riusciremo ad averlo?
La notizia è arrivata in città la scorsa settimana e non è propriamente una bella notizia: Acetati anticiperà la chiusura dell’impianto di Pallanza a luglio. In un primo momento sembrava che tutto il lavoro fosse assicurato per tutto il 2010, poi s’è passati a settembre e ora a luglio. Ora che si fa? La domanda non è peregrina, perché il Centrosinistra è dallo scorso giugno che chiede – inascoltato – la costituzione di un Tavolo istituzionale locale con tutti gli attori coinvolti (Regione, Provincia, Comune, organizzazioni sindacali, Rsu aziendali, proprietà, Unione Industriali). l’accelerazione della crisi rende ancora più urgente una risposta anche sul piano locale, almeno per due ragioni.
La nostra città ha sempre partecipato con passione e determinazione a tutti i “passaggi” più delicati e rischiosi della sua più grande fabbrica, dalle prime avvisaglie di crisi all’inizio degli anni ’70 sino al referendum del novembre 2002. La solidarietà corale della città è un valore che non va disperso; al contrario, va coltivato con cura proprio nei tempi difficili che stiamo vivendo. Le istituzione locali e chi li rappresenta hanno il dovere di agire con i mezzi più appropriati per renderlo visibile.
E’ noto a tutti che le istituzioni locali non hanno strumenti decisivi per risolvere le situazioni di crisi produttiva e occupazionale. La vicenda Acetati interpella però gli attori sociali per almeno quattro ragioni. La prima è di natura territoriale: l’annunciata smobilitazione produttiva dello stabilimento pone con urgenza il nodo della destinazione urbanistica di un’area amplissima, oggi industriale, nel cuore della città. La seconda è di natura ambientale: chiudere Acetati significa pianificare la bonifica di un vasto compendio straordinariamente infrastrutturato (manufatti, impianti, apparecchiature, reti..), con stratificazioni che rimontano sino a ottant’anni fa. La terza è di natura patrimoniale: la dismissione definitiva dell’attività industriale riporta in primo piano il perfezionamento degli atti amministrativi che appunto ottant’anni fa resero disponibili a Rhodiaseta terreni di proprietà comunale su cui si impiantò lo stabilimento. La quarta, ultima ma più importante in questa fase, è di natura socio-economica: deve esser fatto ogni sforzo- anche agendo sulle “leve” rappresentate dalle altre ragioni – per verificare, nell’ordine, la possibilità di mantenimento su Pallanza di un’importante linea industriale di un prodotto al quale tutti riconoscono altissima qualità; la possibilità di sfruttare la presenza di un’imponente infrastrutturazione impiantistica per garantire la prosecuzione di attività industriali anche diverse da quelle attuali di Acetati; la riconversione, concertata con tutti gli attori presenti “in loco”, qa fini comunque produttivi e a significativo impatto di manodopera del compendio urbanistico ed edilizio dell’area ex Montefibre.
Sinora è drammaticamente mancato il “luogo istituzionale” per avviare il complesso confronto su tutte le problematiche sopra citate. Quanto ancora devono aspettare i lavoratori di Acetati e i rappresentanti dei cittadini di Verbania?
Articolo tratto da
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Dilettanti allo sbaraglio. L’iter della circonvallazione prosegue come deciso dal centrosinistra
l’enfatizzato incontro tra ANAS di Torino, Provincia e Comune di Verbania sulla circonvallazione ha prodotto l’unico risultato razionale e possibile: si continua nella direzione già tracciata dalle Amministrazioni di Centrosinistra. Il resto è fuffa.
Bocciate immediatamente da Anas – e senza essere neppure messe in discussione, stante la loro assoluta inconsistenza tecnica e amministrativa – le tre lunari ipotesi della Giunta Zacchera: il tracciato alle spalle del Monterosso (dovrebbero essere abbattute decine e decine di abitazioni!); la galleria unica Fondotoce-Plusc (costi incalcolabili perché supera i cinque chilometri, oltre a essere viabilisticamente irrazionale); gli investimenti di Anas sul tratto cittadino della SS 34 (Anas investe sulla lunga percorrenza e non sui percorsi urbani). Esito ovvio e scontato, per chi conosce la materia e ha seguito negli anni l’iter della circonvallazione; sgradita sorpresa per i dilettanti allo sbaraglio che siedono a Palazzo di Città. Ci chiediamo a questo punto cosa abbia fatto Zacchera in questi otto mesi. Aveva i soldi pronti (di derivazione regionale e provinciale, grazie al lavoro delle Amministrazioni di Centrosinistra) per il progetto definitivo e il successivo appalto-concorso, ma non ha saputo fare altro che alimentare polemiche da un paio di mesi in qua, cercando di smontare tutto ciò che con cura ed efficacia in dieci anni era stato fatto dalle amministrazioni Reschigna e Zanotti, zittendo oltretutto con prepotenza la minoranza in Consiglio Comunale.
A cosa sia servito l’incontro del sindaco-parlamentare con i vertici di ANAS a Roma, da dove era arrivato con clamorose novità, nessuno lo ha capito. Semplicemente, bastava sentire i vertici di Torino, come sempre era stato fatto. E i vertici gli hanno ripetuto quello che il Pd locale va dicendo da tempo: i soldi sono disponibili e “pronta cassa”, sia per il progetto che per la realizzazione del primo lotto; il tracciato attuale è stato approvato dalla Conferenza Regionale dei Servizi nel 2007 ed è il risultato di un lungo e meticoloso studio tecnico-viabilistico, che soltanto la iattanza di spovveduti dilettanti poteva mettere in discussione dalla sera alla mattina; i tempi vanno rispettati, e dunque faccia il piacere il Comune di mettere a bando quanto prima (i soldi sono già impegnati a Bilancio!) la gara per l’affidamento del progetto definitivo per l’appalto concorso.
A Roma Zacchera può continuare ad occuparsi per conto del PdL di candidature “alla Di Girolamo”, ma meno si occupa di questioni amministrative locali, meglio è, si rispiarmano tempo e faccia.
Confidiamo infine che la lezione della circonvallazione possa servire alla Maggioranza per evitare altri gravi errori su questioni delicatissime come il nuovo teatro e LiberoBuas.
Partito Democratico – Circolo di Verbania
Sabato 13 mobilitazione contro il decreto sulle liste elettorali
Sabato 13 marzo, in concomitanza con la manifestazione nazionale, ci sarà una mobilitazione del PD contro il decreto sulle liste elettorali. Lo faremo con dei sit-in di tutto il centro sinistra:
sabato, mattina e pomeriggio, Centro Billa (ex Uni), Omegna
sabato, ore 10,00 Ipercoop Gravellona Toce,
sabato, ore 14.00 – Piazza Ranzoni, Verbania, a seguire ore 17 aperitivo offerto dal PD
sabato, ore 17 – P.zza Municipio a Domodossola.
Il PD annuncia la manifestazione con le altre forze di centrosinistra e l’ostruzionismo in Parlamento. Bersani: “La responsabilità è del Governo, non si attacchi il Quirinale”. I commenti del PD sul decreto Dopo le leggi ad personam per tutelare interessi privati del premier, ecco che si fanno le leggi su misura per le liste regionali del Pdl per sanare i pasticci provocati dai loro dirigenti locali.
Il trucco c’è e si vede. E il Quirinale non c’entra: “Lasciamo fuori il Presidente Napolitano. Non è il suo mestiere entrare nel merito dei decreti. Il governo ha la responsabilità di questo decreto. È a lui che bisogna rivolgersi” ha affermato Pier Luigi Bersani, a Genova per l’apertura dalla campagna elettorale.
Per questo i partiti di centrosinistra dopo le iniziative di oggi a Roma, Milano, Torino annunciano per sabato prossimo una manifestazione nazionale a Roma,(SCARICA IL MANIFESTO) mentre i capigruppo del PD al Senato e alla Camera annunciano l’ostruzionismo su tutti i provvedimenti governativi.
Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, nel primo pomeriggio annuncia la convocazione per domenica sera alle 20.30 del coordinamento politico presso la sede del partito in via Sant’Andrea delle Fratte. Intervistato in Liguria prima dell’intervento di apertura della campagna elettorale per le regionali spiega come “a partire da oggi faremo una mobilitazione anche nelle sedi giurisdizionali, i Tar sono ancora aperti, faremo una mobilitazione mi auguro fino alla Corte Costituzionale”. Ma nessun ritiro dalla competizione elettorale da parte del centro sinistra, come viene chiesto sul web e su alcuni giornali “perché con l’Aventino non abbiamo mai risolto niente. Capisco la scossa e il turbamento, soprattutto nella situazione del Lazio perché la soluzione trovata è incredibile, tre volte incredibile. Detto questo, con l’Aventino non abbiamo mai risolto niente”.
Il decreto pubblicato in Gazzetta è un vero e proprio condono, un provvedimento che serve solo a occultare gli errori e le divisioni, a sanare il vero e proprio pasticcio combinato da una destra che pensa di vincere calpestando le regole. Contro il decreto il Pd e l’intero centrosinistra promuovono una manifestazione nazionale a Roma, che si svolgerà sabato prossimo nel pomeriggio. Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d’ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi.
Lo facciamo perché “il governo ha intera la responsabilità di aver consumato un ultima violazione delle regole democratiche – come ha dichiarato Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del Pd – si vogliono coprire le divisioni, i malumori, le inadeguatezze del centrodestra e si trucca la partita elettorale per vincere, costi quel che costi. Non accettiamo questa arroganza del potere che calpesta i principi della democrazia e mette a rischio i fondamenti della convivenza civile. Mobiliteremo tutti i democratici del Paese, e anche tra gli elettori del centrodestra sono tanti quelli che oggi sono le prime vittime di una classe dirigente di irresponsabili e di azzeccagarbugli. Il voto di marzo sarà anche l’occasione per far vedere che si sta allargando il divario tra il centrodestra e il sentire profondo degli italiani”.
Mentre in Parlamento sarà ostruzionismo su ogni provvedimento come annunciano in una lettera inviata dai presidenti dei Gruppi Pd di Senato e Camera , Anna Finocchiaro e Dario Franceschini a Schifani e Fini. Poche righe per annunciare la linea dura: “Signori Presidenti, è nostra opinione che il decreto legge ieri approvato dal Governo in materia elettorale rappresenti un gravissimo precedente nella storia repubblicana. è evidente che questo atto avrà immediate conseguenze sul nostro atteggiamento parlamentare. Abbiamo ritenuto doveroso informarVi preventivamente”.
Sarà il blocco dell’attività parlamentare. Primo passo alla Camera, l’iscrizione a parlare di numerosi deputati nella discussione sull’Agenzia per i beni sequestrati alla mafia in calendario lunedì. Stesso discorso per il voto finale sulla conversione del decreto sugli Enti locali, per non parlare dello stesso decreto interpretativo sulle regionali il cui iter prenderà il via proprio da Montecitorio. A finire sotto la "tagliola" del blocco del Pd, invece, al Senato sarà primo tra tutti il legittimo impedimento, atteso a palazzo Madama da martedì prossimo