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Siamo tutti famiglie. Appuntamento sabato 30 marzo alle ore 11 a Verbania .

Invito
Siamo tutti famiglie. Democratici in piazza

L’appuntamento è per questo sabato 30 marzo 2019 alle ore 11.00, presso il gazebo allestito in piazza Ranzoni a Verbania Intra.
Un momento di confronto e incontro per mettere al centro il tema delle famiglie oggi significa ragionare in modo plurale ed inclusivo, alternativo alla visione oscurantista dell’appuntamento di Verona del “congresso delle famiglie”.

Se le famiglie devono essere il cuore delle nostre comunità occorre aprire un confronto laico ed inclusivo con tutti quelli che vivono la vita familiare in ogni sua forma.

Ogni visione a senso unico, chiude la porta alla piena realizzazione di tutti e di ciascuno. Noi crediamo che affrontare il tema “famiglie” serva per parlare soprattutto dei servizi connessi ai nuclei familiari: accesso alla casa, asili nido, scuole primarie, trasporti, sostegno alla natalità, welfare aziendale, servizi sociali.

Ogni ambito della vita di una comunità è indissolubilmente legato alla vita familiare, ma ogni famiglia ha i propri bisogni, i propri sogni, il proprio intreccio di complessità. Pensiamo alle famiglie italiane o straniere, a chi convive come a chi è sposato o unito civilmente, con o senza figli, alle famiglie arcobaleno, quelle mono genitoriali, quelle adottive e quelle affidatarie, quelle che vivono situazioni di separazione. Pensiamo alla famiglie che pensano di divenire tali, giovani coppie che vogliono costruire futuro e prospettiva nel nostro territorio.

Tutti questi aspetti hanno bisogno di essere affrontati, lontano dai convegni ideologici e dalle leggi contro le famiglie e soprattutto contro le donne. Ma con iniziative pratiche che permettano a quei luoghi di affetto e relazioni di avere un posto nella nostra comunità, sentirsi accolti, sostenuti e accompagnati verso il futuro.

Vi aspettiamo sabato, cordiali saluti

Segreteria PD Verbania

No alla privatizzazione del Castelli proposto dalla Lega. Si all’ospedale nuovo a Ornavasso

Dopo le dichiarazioni del commissario della Lega di Verbania (l’ossolano Preioni), sono arrivate le dichiarazioni del sindaco leghista di Omegna, in cui annuncia che il nuovo ospedale “si potrebbe realizzare in qualsiasi parte dell’Ossola, anche alle porte di Domo, tenuto conto che per il Castelli si potrebbe valutare la privatizzazione“.
Il candidato sindaco della destra a Verbania Albertella (dopo aver detto prima SI’ e poi NO all’ospedale nuovo !?), ora si arrampica sugli specchi per giustificare la posizione del suo alleato leghista che indica l’ospedale nuovo a Domodossola, con Verbania che perderà il DEA e sarà privatizzato.
Noi ribadiamo che va portata avanti con coerenza l’idea dell’ospedale nuovo a Ornavasso, in zona baricentrica, come deciso a grande maggioranza dall’assemblea dei Sindaci del VCO (compreso Albertella, autore poi di un incredibile voltafaccia sul tema).
Un percorso di modernizzazione affiancato dal supporto alla medicina territoriale, attraverso le Case della Salute, come quella aperta recentemente a Verbania e presenti sul territorio a Crevoladossola, Cannobio e Omegna.

Nicolò Scalfi, segretario del Partito Democratico Verbania, risponde al commissario della Lega Salvini, il quale aveva dichiarato che “quando la Lega guiderà la Regione Piemonte, lavorerà da subito per stoppare la folle ed inutile spesa di soldi pubblici per la realizzazione dell’ospedale unico a Ornavasso”, ed ancora “punteremo 
sulla riqualificazione del S. Biagio di Domodossola e su una collaborazione tra pubblico e privato per quanto riguarda il Castelli

valutato che a Verbania operano già dei privati e sulla scia dell’esperienza positiva in atto da anni a Omegna”.
Il Pd definisce tale posizione politica povera e fuori dalla realtà, in quanto fa leva sul timore delle persone che effettuare piccoli spostamenti sul territorio provinciale per raggiungere il futuro nuovo  ospedale all’avanguardia a sostegno di pazienti e personale, sia peggio rispetto allo status attuale di ospedali al centro delle città,  non sempre in grado di garantire interventi e cure sul posto e spesso in carenze di personale. 
E’ una posizione assurda, se pensiamo che rimanendo fermi nella situazione di oggi le attività medico sanitarie e di assistenza si accentrerebbero sempre di più su Novara, allontanandosi ulteriormente e impoverendo nel prossimo futuro  il nostro territorio.
L’ospedale nuovo è invece, un passo avanti, la scelta politica che va nella direzione di riorganizzare la sanità locale in modo efficiente e in linea con le disposizioni nazionali, che prevedono una riorganizzazione delle attività territoriali  per rispondere alle esigenze  di tutti i cittadini e soprattutto delle fasce più deboli.
L’ospedale nuovo che si deve realizzare è quella struttura in grado di invertire la tendenza, richiamando sul territorio professionisti sanitari in grado di garantire cure che rispondono ai bisogni della popolazione senza necessariamente dover migrare verso altre Asl.
Con l’ospedale nuovo verranno potenziate le Case della Salute per dare attenzione e sostegno ai cittadini in modo capillare su tutto il territorio.La scelta politica per  nuovo ospedale del territorio, valutata e progettata accuratamente anche in termini di investimento, è un’inequivocabile opportunità di crescita e di miglioramento dei servizi sanitari  per tutti i cittadini che vivono nel Vco.
La posizione della destra  non è solo assurda e povera di contenuti ma pregiudiziale, in linea con l’atteggiamento cieco e oppositivo verso opere come la Tav, solo che qua parliamo della salute dei cittadini e delle loro famiglie.


Monterosso: idee e progetti. Incontro a Verbania sabato 9 marzo

MONTEROSSO: IDEE E PROGETTI PER VALORIZZARE LA CITTA’, IL SUO ENTROTERRA MONTANO E CREARE LAVORO.

INCONTRO A VERBANIA SABATO 9 MARZO ORE 09.30 CASA CERETTI (VIA ROMA) VERBANIA.

Organizza il partito Democratico, circolo di Verbania

Programma della Giornata.
inizio lavori ore 9.30 ( welcome snack)

apertura lavori – Silvia Marchionini (Sindaco Città di Verbania)

MODERA – Dott.for. Raoul Romano (ricercatore centro politiche e Biomeccanica, C.R.E.A – M.I.P.A.A.F.T.)

interventi

Il Monterosso e la città di Verbania: territorio e breve storia
(Angelica Sassi-Antonio Biganzoli)

Parco Nazionale Val Grande: ampliamento, prospettive e opportunità per la città di Verbania
(Massimo Bocci)

Il Piano di Gestione Forestale, strumenti per una corretta valorizzazione del bosco del monte
(Dott.for. Marco Bonavia)

Il bosco e la sua funzione ecosistemica
(Dott.for. Antonio Brunori, e segretario nazionale Pefc Italia)

Recupero terrazzamenti: l’esperienza del Brenta
(Cinzia Silvia Zonta, Adotta un Terrazzamento)

Il Monterosso una panoramica sulle iniziative i protagonisti e le istanze di chi vive il monte
(Comitato salvaguardia e tutela San Bernardino)
(Azienda Florovivaistica Elvio Savioli e f.tlli)

CONCLUSIONI
Enrico Borghi

La senatrice a vita Liliana Segre ricorda la strage della famiglia Ovazza. Domenica 21 ottobre ore 9:30 Verbania 

Domenica 21 ottobre, ore 9:30 -13:00 Villa Giulia #Verbania Pallanza. “…e ora sono nel vento”, il tragico itinerario della famiglia Ovazza – Convegno di studi.
Testimonianza della Senatrice LilianaSegreMai Più. 1943 – 2018: le iniziative per celebrare il 75° anniversario dell’Eccidio degli ebrei sul Lago Maggiore.
Link Casa della Resistenza

Programma
Saluti istituzionali e apertura dei lavori, coordina Mauro BegozziEster Bucchi De Giuli – Gianni Galli
Stato della ricerca e presentazione della banca dati “Eccidio degli ebrei sul lago Maggiore”.Raphael Rues
La Panzer-Grenadier Division Waffen-SS ” Leibstandarte Adolf Hitler”.Leonardo Parachini
Le diverse modalità operative della 1a e 2a compagnia di stanza a Pallanza e Intra e il ruolo del Podestà Pirola.

Gianmaria Ottolini
Ettore Ovazza: profilo culturale e politico.

Mariella Terzoli
La dinamica dell’arresto e dell’eccidio quale emerge dalle carte processuali.

Insegnanti e allievi del Liceo Alfieri di Torino
Le leggi razziali: un’esperienza didattica dell’archivio al palcoscenico con stralcio dello spettacolo teatrale su Riccardo ed Elena Ovazza.

Stralcio dello spettacolo teatrale “Espulsi dall’Alfieri. Storie di discriminazione, persecuzione e resilienza”, con Federico Alberto (Riccardo Ovazza), Francesca Sorice (Elena Ovazza), Vittoria Arnaldi (bidella).

Il coro Polifonico femminile “La Piana” (diretto dal maestro Fausto Fenice ) concluderà con l’esecuzione di “ Shalom Israel” in memoria dell’Olocausto

In occasione del convegno verrà allestita la mostra “Eccidio degli ebrei sul Lago Maggiore”.

Il programma nasce dalla collaborazione tra la Casa della Resistenza, da tempo impegnata nell’approfondire e far conoscere quei tragici eventi, e il Comune di Verbania unitamente a realtà culturali e formative del territorio.

Bando periferie. I 5 stelle di Verbania smentiti dal Sindaco del loro movimento di Carbonia con la lettera al governo Conte / Di Maio / Salvini: delusi perché sentiamo tradite le nostre aspettative.

Mentre la Lega a Verbania tace (e i suoi parlamentari locali Montanti e Gusmeroli sembrano spariti sul tema), nei giorni scorsi il movimento 5 stelle di Verbania ha inviato un comunicato stampa locale a difesa (dell’indifendibile) atto del Governo Conte / Di Maio / Salvini che ha tolto le risorse del bando periferie, del precedente Governo, a 96 capoluoghi di provincia italiani.
 
A smentirli inequivocabilmente è una collega del loro stesso movimento, il sindaco 5 stelle della città di Carbonia Paola Massidda che, in una missiva pubblica al presidente del consiglio Conte di questi giorni, muove le stesse identiche accuse formulate dal sindaco di Verbania e da tutti i sindaci interessati: ci avete tolto i fondi con un atto unilaterale. 
 
Noi sottolineiamo due passaggi chiave della lettera:
 
1) I soldi c’erano (è il Governo Conte li ha tolti): “non è chiaro il perché non ci sia copertura per un miliardo e seicento milioni da destinarsi ai 96 comuni beneficiari del finanziamento sul bando periferie, poiché 800 milioni sono stati stanziati sulla base di una delibera Cipe e altri 800 milioni attraverso il comma 140 della legge di bilancio del 2016. Bisognerebbe spiegare, come mai tutte le convenzioni e gli atti amministrativi che ne conseguono avevano avuto il benestare della Corte dei Conti che aveva validato il tutto dal punto di vista contabile”.
 
2) Un accordo con i Sindaci stracciato (dal governo Conte) :”… risulta incomprensibile come un contratto già scritto venga cancellato dall’oggi al domani senza precedenti accordi, senza preavviso, senza condivisione e senza che precisi criteri spieghino come e perché lo stesso sia stato abrogato o rinviato nella sua efficacia…. oggi siamo molto delusi perché sentiamo tradite le nostre legittime aspettative e perché, all’indomani dell’incontro tra Lei e i sindaci, non solo non si è concretizzato un percorso condiviso migliorativo e premiante per chi ha ben operato ma, allo stato, permangono tutte le preoccupazioni e le riserve in merito alle posizioni fin qui esposte e tenute dal Governo“.
 
Lo ricordiamo: sono ben otto milioni di euro sottratti a Verbania, per cui il parcheggio del Movicentro alla stazione di Fondotoce, il secondo lotto della pista ciclo pedonale tra Suna e Fondotoce, gli interventi sulle spiagge ecc, NON si potranno quindi realizzare (pendolari, turisti, cittadini di Verbania ringraziano). 
 
Un comunicato, quello dei 5 stelle locali, che arrampicandosi sugli “specchi”, argomentava in vario modo a difesa del Governo anche con i soliti termini aggressivi e maleducati, “marchette elettorali” ecc. Ovviamente un comunicato senza giustificazioni credibili visto che, il comune di Verbania aveva già messo a gara ad esempio (come in altri comuni italiani), parte dei progetti presentati come per il parcheggio del Movicentro alla stazione (gara effettuata ad agosto) con soldi già inseriti a bilancio e certificati dalla Corte dei Conti.
 
A smentirli inequivocabilmente, appunto, il sindaco 5 stelle della città di Carbonia Paola Massidda al presidente Conte (ecco il link alla lettera). Speriamo ora, dopo questa lettera di un Sindaco loro collega di movimento, che i 5 stelle locali si impegnino a cercare di salvare, con noi, i fondi per Verbania e per tutta la nostra comunità, piuttosto che giustificare questa scelta sbagliata del Governo, scaricando su altri la responsabilità.
 
La lettera è inequivocabile. Non vorremmo che adesso accusino anche il sindaco di Carbonia di non dire la verità.
PS
ecco il link ai progetti presentati due anni fa dalla città di Verbania – Bando Periferie – progetto

Incontro con Marco Minniti sabato 15 settembre alle ore 10.30 a Verbania: si discute di immigrazione e sicurezza

Immigrazione e sicurezza nell’Europa dei nuovi nazionalismi è il tema dell’incontro pubblico con l’onorevole Marco Minniti, ex Ministro dell’Interno, che si svolgerà sabato 15 settembre alle ore 10.30, presso il foyer del centro eventi Il Maggiore Verbania.

Interverrà anche l’on. Enrico Borghi, con la partecipazione di Giuseppe Grieco segretario provinciale PD, Aldo Reschigna vicepresidente della regione Piemonte e Silvia Marchionini sindaco di Verbania.

Incontro a cui tutti i cittadini, le associazioni, le categorie economiche e sociali sono invitati a partecipare.

l dati e i numeri. Il punto sul flusso degli ultimi anni per dare maggiori strumenti per discuterne in questi giorni in maniera informata. https://www.ilpost.it/2018/06/12/dati-italia-immigrazione/

Il tema dell’Europa, dell’immigrazione e della sicurezza sono temi fonte di contrasti tra i paesi membri e di tensioni sociali che in molti casi sfociano in rabbia, paura e rancori.

Abbiamo voluto un dialogo con l’ex ministro perché consideriamo un valore il suo approccio pragmatico, capace di coniugare le esigenze di una società aperta con le richieste di sicurezza e protezione che evidenziano i cittadini.

Nel suo percorso al governo, Minniti ha cercato di salvaguardare i valori di umanità, libertà e sicurezza. Non si è abbandonato a false promesse come quella di azzerare l’immigrazione, «è impossibile e neppure auspicabile se non altro per i nostri evidenti squilibri demografici», ha affermato lo stesso ex ministro. «Però una democrazia ha il dovere di governare i flussi dell’immigrazione, gestire un elemento strutturale della vita del pianeta facendo appunto capire che non è un’emergenza e che ci sono due principi che in ogni democrazia, anzi in ogni persona, devono e possono convivere: il principio di accoglienza e il principio di sicurezza».

Proprio nei giorni in cui il nuovo ministro Salvini ammette «che di questo passo per rimpatriarli tutti ci vorranno 80 anni», smentendo le ennesime promesse fatte in campagna elettorale («ne rimpatrieremo 600 mila! »).

L’alternativa è che in Europa si affermi l’idea di una società chiusa ma si tratta di un drammatico salto nel buio. «Un baratro», ricorda Minniti, «che ci porta dove l’Europa negli ultimi settant’anni ha consentito che non si andasse più».