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Il balzo in avanti di Zanotti e Ravaioli

image Dal sondaggio Ipr Marketing per il Sole 24 ore http://www.ilsole24ore.com (pubblicato anche sul sito di Repubblica http://www.repubblica.it il sindaco di Verbania Claudio Zanotti e il presidente della provincia del Vco Paolo Ravaioli compiono una grande rimonta in termini di consensi.
I sondaggi, si sa, vanno presi con le "pinze", ma se l’anno scorso l’ultimo posto di Zanotti fece parlare per settimane, vale la pena di sottolineare il suo dato in netta controtendenza. Infatti nei dati pubblicati, il sindaco di Verbania compie un grande passo in avanti, dall’ultimo posto al 65°, recuperando addirittura 8,4 punti di consenso (e meglio di lui tra il 2006 e il 2007 hanno fatto solo i sindaci di Reggio Calabria e Salerno).
 Zanotti si attesta nel 2007 al 53% di consensi, contro il 44,6% del 2006, in vantaggio anche rispetto al dato del consenso elettorale del 2004 che si attestava al 51,1%.

Anche per Paolo Ravaioli dall’indagine arriva una promozione con un bel balzo in avanti: dall’81° al 37°, con una percentale di gradimento che sale dal 50,2% del 2006 al 54% del 2007, con un dato elettorale che ricordiamo era del 51,3% nel 2004.

Una buona pagella per il 2007 per i due amministratori del centro sinistra: il lavoro paga. PD VCO, Ufficio stampa

Riforma delle Comunità Montana: le proposte del PD

image Pubblichiamo il documento con la proposta di riforma per le comunità montane del Pd del Vco. Tale documento sarà la base di discussione e di confronto per l’assemblea che si terrà Venerdì 11 gennaio 2008, ore 21.00, alla sala Lago Maggiore di Tecnoparco via dell’Industria, 25, Verbania. Interverrano Sergio DEORSOLA Assessore regionale ai rapporti con gli enti locali e Bruna SIBILLE Assessore regionale alla montagna.Partito Democratico del VCO: "Nuove competenze, maggior snellezza, più potere rappresentativo e riduzione a 5 delle Comunità Montane"
Nella Legge Finanziaria appena approvata in via definitiva è stato riformulato l’articolo sulla “governance” montana.
Il tema, tanto dibattuto, passa ora alle Regioni che rivestono un ruolo cardine.
E’ infatti demandato all’assemblea legislativa regionale – con un termine massimo di sei mesi dall’entrata in vigore della legge – il compito di intervenire sul riordino istituzionale delle Comunità montane, tenendo conto di quattro obiettivi:

– la definizione delle competenze e delle funzioni

– la riduzione del numero complessivo degli enti sulla base di diversi indicatori

-la diminuzione del numero dei consiglieri

– la riduzione delle indennità spettanti sia agli organi rappresentativi che a quelli esecutivi

E’ la vittoria della nostra battaglia , portata avanti in questi mesi grazie all’appoggio prezioso dell’Uncem, dei Comuni e delle Comunità montane, nonché dei deputati piemontesi e dei consiglieri regionali che – trasversalmente e compattamente – si sono fatti portavoce dei diritti delle popolazioni montane.
Considerato il punto di partenza del testo approvato in Senato che prevedeva un taglio indiscriminato delle Comunità, sulla base di volontà neodirigiste, possiamo ritenerci soddisfatti. Le nostre richieste, ovvero che i riferimenti nella finanziaria fossero limitati alla definizione di criteri orientativi per la riduzione dei costi, lasciando alla competenza delle Regioni la ridefinizione dei problemi ordinamentali relativi alla costituzione delle Comunità montane, sono state pienamente accolte.
In Piemonte, prima regione in cui si sia formulata un’ipotesi di riordino della governance della montagna , e nel VCO ( provincia montana per eccellenza ) è ben radicata una forte sensibilità sull’importanza delle Comunità montane, nonché la consapevolezza della necessità di un processo innovativo che ne rilanci ruolo e funzioni.
Avvertiamo l’esigenza di avviare un ampio confronto su questi temi, evitando rigidità o difese corporative al cambiamento. Si apre ora un capitolo importante per la Regione che , oltre a compiere l’operazione di ridefinizione, dovrà soprattutto riaffermare il ruolo delle Comunità montane come soggetti protagonisti del rilancio produttivo e sociale dei territori montani.
Pensiamo ad una legge che – nella logica dell’efficienza, della snellezza e della sobrietà – definisca le modalità di elezione degli organi nonché delle funzioni e delle competenze delle Comunità Montane. Quest’ultime, vanno definite e circoscritte. Le Comunità Montane devono diventare sempre di più agenzie di sviluppo e di programmazione degli interventi in ambito montano, individuando gli investimenti prioritari che possono rilanciare i loro territori, svolgendo inoltre le funzioni delegate dai comuni.
Va allargata la platea elettiva dei presidenti a tutti i consiglieri comunali delle Comunità Montane, rafforzandone la legittimazione; va operata una decisa riduzione del numero dei consiglieri e la formazioni di organismi esecutivi più snelli, efficienti e sobri. La stessa riorganizzazione delle attuali 11 Comunità Montane del VCO e di Novara diventa un obiettivo da perseguire– con un largo confronto – affinché possa sfociare nella riduzione e nell’accorpamento di varie realtà per rendere questi enti più rispondenti ai bisogni dei territori montani che devono rappresentare.
In tal senso pensiamo che si possano ipotizzare nuove aggregazioni riducendo a 5 il complessivo delle comunità montane:

– 1 sola CM nel Cusio e nell’area del Mottarone/Vergante, riaccorpando le attuali 3

– 2 CM nel Verbano ( rispetto alle 3 attuali) aggregando all’attuale Val Grande i comuni di Premeno e Bèe ed alla Cannobina le realtà di Ghiffa, Oggebbio, Cannero Riviera e Trarego Viggiona

– 2 CM in Ossola ( in luogo delle attuali 5 ), suddividendo l’Ossola Superiore ( da Domodossola e Masera a nord, comprese la Valle Vigezzo e l’Antigorio Divedro e Formazza) e l’Ossola Inferiore ( da Villadossola e Beura a sud, comprese la Valle Antrona e l’area del Monte Rosa).

 

Ultimo atto della storia dei Ds ne Vco

image Pubblichiamo l’ultima lettera inviata dal segretario dei Ds, Alberto Nobili, agli iscritti Ds del Vco…
Cara compagna, caro compagno,
con lo svolgimento della prima Assemblea Costituente a Milano, il partito Democratico ha iniziato a vivere e volge ad esaurimento l’esperienza politica ed organizzativa dei Democratici di Sinistra.
Desidero perciò esprimerti la più sincera gratitudine per la generosità e il contributo che hai dato in questi anni duri ed impegnativi. Ma anche anni appassionanti e ripagati da successi politici ed elettorali.Se oggi il centrosinistra guida il governo dell’Italia e la gran parte delle amministrazioni locali e regionali, se ci possiamo misurare con la nuova sfida del partito Democratico è anche certamente merito del tuo contributo.
E’ stata un’esperienza politica e umana straordinaria quella che tutti noi abbiamo vissuto in questi anni e, per me, è stato un onore svolgere il mio compito da segretario provinciale dei Democratici di Sinistra in questi mesi.
Adesso comincia un nuovo cammino, assieme, per raggiungere una meta ancor più affascinante ed impegnativa: costruire il partito Democratico.
Siamo partiti con la nomina a coordinatore provinciale del PD del Vco di Aldo Reschigna, un nostro compagno che certo non ha bisogno di presentazioni, visto il ruolo che ha avuto come sindaco di Verbania ed attualmente come consigliere regionale. Un primo coordinatore del PD autorevole e capace di gestire questa fase difficile di avvio.
Il prossimo appuntamento sarà di costruire in ogni realtà del Vco una presenza organizzata del PD. Per fare questo abbiamo bisogno ancora del tuo contributo e t’invito a partecipare alle prime iniziative ed assemblee che nelle settimane prossime porteranno all’elezione dei coordinatori locali del nuovo partito.
Per ora si è deciso che la sede provvisoria del PD a livello provinciale rimarrà presso i locali che hanno ospitato sino ad oggi la nostra Federazione Ds a Verbania, dove potrai quindi continuare a trovarci.
Ti ricordo inoltre che l’ultimo degli atti formali della nostra direzione provinciale Ds è stato quello di dar vita ad una fondazione, che chiameremo “Novecento”, nella quale confluirà il patrimonio immobiliare degli ex Ds. Una Fondazione che raccoglierà anche il materiale della nostra storia di questi anni (e se hai documenti interessanti, foto, volantini, ecc. ti preghiamo di non buttarli ma di farceli avere per costruire un archivio provinciale).
Nella speranza che lavoreremo assieme nel Partito Democratico, ti saluto con amicizia, un abbraccio,
Alberto Nobili

Si parla di agricoltura con l’assessore regionale Taricco

Iniziativa del partito Democratico del Vco. image
Si parla di “Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013: le nuove opportunità per l’Agricoltura e la Montagna del Piemonte e del Vco.”
Si svolgerà lunedì 17 dicembre 2007, alle ore 21.00 presso la Sala Lago Maggiore di Tecnoparco, in via dell’Industria 25 a Verbania
Presiede:
Aldo RESCHIGNA, Consigliere regionale e coordinatore PD Vco
Partecipano:
Diego CARETTI, Assessore provinciale all’Agricoltura e alla Montagna
Marco BELLION, Presidente commissione Agricoltura e Montagna in Consiglio Regionale
Marco TRAVAGLINI, Consigliere regionale Conclude:
Interviene Mino TARICCO, Assessore regionale all’Agricoltura
Organizza: Gruppo Regionale Partito Democratico, Coordinamento Provinciale PD Vco

Presentato l’esecutivo provinciale del PD

image La riunione del coordinamento provinciale del Pd del vco di lunedì 31 novembre è’ stata l’occasione per stendere un primo piano di lavoro che ci accompagnerà fino alla costituzione degli organismi territoriali. Innanzitutto, è stato presentato l’esecutivo che affiancherà Aldo Reschigna nei prossimi mesi. Ne fanno parte:
Paola Bertinotti, 35 anni di Baveno, laureata in economia aziendale e consulente per progetti di sviluppo nel settore immobiliare;
Anna Bozzuto, 39 anni, laureata in economia e commercio, impiegata in Banca, residente a Verbania;
Silvia Marchionini, 32 anni, insegnante, sindaco di Cossogno;
Enrico Borghi, 40anni, residente a Vogogna, presidente dell’UNCEM nazionale;
Alberto Nobili, 41 anni di Gravellona Toce, impiegato, consigliere provinciale. Si è poi decisa la costituzione della commissione sanità, coordinata da Giorgio Vanni e da Marino Barassi, della commissione montagna, coordinata da Marco Travaglini e da Enrico Borghi, e della commissione lavoro. Tutte e tre le commissioni avranno l’obiettivo di elaborare idee e proposte inerenti ai rispettivi argomenti attraverso il coinvolgimento nella discussione di tutti coloro che intenderanno portare il loro contributo.
Oltre a queste due commissioni, si è dato mandato a due gruppi di lavoro di elaborare rispettivamente due proposte: una in merito ad un regolamento finanziario che a partire dal primo gennaio possa garantire autosufficienza economica al Pd locale, e l’altro con il compito di elaborare una progetto per la comunicazione e l’informazione che veda come punto centrale l’apertura di un sito internet che diventi punto di riferimento per i cittadini e gli amministratori del Partito Democratico del Vco.
È stato anche affrontato l’impianto organizzativo territoriale che si vuole dare al Partito Democratico nella provincia del Verbano Cusio Ossola. L’idea è quella di costituire 36 circoli in modo che il radicamento sul territorio sia il più ampio possibile e di procedere entro il 31 gennaio all’elezione dei rispettivi coordinatori cittadini attraverso il regolamento che nei prossimi giorni sarà licenziato a livello regionale.
Infine, è stata comunicata a tutti i presenti l’entrata nell’esecutivo regionale di Barbara Bienati, 38 anni di Verbania, insegnante al Liceo Classico Cavalieri alla sua prima esperienza politica di rilievo, eletta nell’assemblea costituente regionale il 14 ottobre scorso.

Approvato il Piano Socio Sanitario della Regione Piemonte,

image Approvato il Piano Socio – Sanitario della Regione Piemonte, mercoledì sera dal Consiglio Regionale.
E’ l’ultimo dei provvedimenti sulla sanità che hanno caratterizzato la prima metà della legislatura regionale.
Nel corso di questo anno infatti sono stati approvati dal Consiglio Regionale:
1) la delibera con il Piano di Investimenti sulla Edilizia Sanitaria. Investimenti per oltre tre miliardi di Euro nei prossimi sette anni che vogliono adeguare i livelli molto bassi attuali e che per noi significano la realizzazione della seconda ala dell’ospedale di Domodossola e la ristrutturazione – messa a norma e umanizzazione dell’ospedale di Verbania;2) la legge regionale n.18 che detta le norme per la riforma del sistema sanitario regionale (con la introduzione dei Piani e Profili di Salute e la esaltazione del ruolo dei distretti );
3) la delibera di riforma delle aziende sanitarie locali e ospedaliere (che per la nostra realtà significa il mantenimento della nostra ASL nei suoi confini attuali ed il mantenimento dei tre distretti socio – sanitari esistenti ) ed oggi il Piano Socio – Sanitario regionale .
Viene rispettato l’obiettivo politico con cui la Presidente Bresso è stata eletta di attuare una vera riforma nel sistema della sanità Piemontese e di riuscire la dove il precedente governo di centro destra ha fallito e cioè di darsi uno strumento di programmazione che manca al Piemonte da oltre otto anni e che faceva del Piemonte la Regione cenerentola tra tutte le Regioni di Italia.
Oggi si tratta di cominciare ad attuare la nuova cultura che ispira tutti quei provvedimenti e di avviare un percorso non semplice di attuazione dei principi e dei contenuti degli stessi.
Nei prossimi giorni si avvierà la discussione sui Piani triennali che i Direttori Generali delle ASL hanno predisposto; sarà il primo vero appuntamento che consentirà o meno di vedere l’attuazione di quanto il Consiglio Regionale ha approvato.
Sarà anche la occasione per ritornare, anche nel nostro territorio a confrontarci nel merito delle scelte e dei problemi che stiamo affrontando.
Ci auspichiamo che tutto ciò rappresenti un appuntamento che consenta un vero confronto, non influenzato e condizionato da strategie politiche ma dal merito delle questioni.
La attuale Amministrazione Regionale si è fatta carico di scelte importanti e gravose: oggi le Aziende Sanitarie Locali hanno più risorse rispetto al passato, sono stati coperti i debiti che nel passato erano stati accumulati e non ripianati dalla Amministrazione Regionale e che per la nostra azienda sanitaria locale hanno significato oltre 55.000.000 di euro sino al 31 dicembre 2004 e 37.500.000 sia per il 2005 che per il 2006.
Una ultima annotazione.
Approvare un piano e tutte le delibere che abbiamo citato non significa certamente risolvere tutto, ma vuole essere un elemento di certezza e di riferimento.
Significa anche, per una amministrazione Regionale ( Giunta e Maggioranza ) farsi carico di scelte che chiamano alla responsabilità di tutti i soggetti interessati, significa mantenere un impegno politico assunto e di questo ne siamo fieri.
Aldo Reschigna, Marco Travaglini, consiglieri regionali Ds/PD