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Uno spettacolo basso e deprimente

unioni civiliLo spettacolo basso e deprimente messo in scena da alcuni membri dell’opposizione in questi giorni che, non riuscendo a costruire alcuna solida tesi critica rispetto all’operato dell’Amministrazione e della Maggioranza, tentano un goffo arrembaggio attraverso attacchi personali e subdoli non può non disgustare.

In particolare è ridicola l’azione politica della Consigliera Minore che alimenta illazioni e pregiudizi, cavalca il malcontento di chi, a partire dalla Lega, ha perso qualsiasi peso politico in città, fatta eccezione il potere ergersi, secondo la “salviniana” propaganda, quale “grande difensore della Patria dall’invasione dei rifugiati”.

Così la Consigliera approdata in Consiglio con i voti dei 5 Stelle e ora, dal gruppo misto, alla ricerca di consensi fascistoidi (cosa che dovrebbe fare riflettere la base del movimento) si erge in maniera strumentale a paladina della giustizia. Attacca in maniera vergognosa e infamante l’operato di Diego Brignoli come Presidente della Commissione relativa la gestione di  Case Nuove durante il periodo Zacchera-Cota e ne chiede le dimissioni quale Presidente del Consiglio per questioni inesistenti (vada a vedere cosa è successo nella raccolta firme della Lega semmai).

Strumentalizza la situazione drammatica di un uomo senza casa e lavoro per attaccare, in maniera infamante e illogica, il Consigliere Brezza, trovando anche qui un appoggio indicibile con la Lega di De Magistris che tutto può fuorché venire  a dare lezioni su come ci si comporta in maniera etica quando si è nelle istituzioni.

Attacca e fa attaccare con offese ingiuriose il Sindaco Silvia Marchionini cavalcando il malcontento di una associazione i cui dirigenti sono oggi di fatto il movimento di base del nuovo progetto politico di destra della Minore.

Attacca l’assessore Sau e i componenti della Giunta, con l’ausilio di Michael Immovilli (per inciso membro della maggioranza Zacchera che decise di mettere a gara il canile perché ritenne che la gestione in essere fosse da sostituirsi) ancora con offese personali.

Ogni volta sembra di essere in uno stadio, non in luoghi istituzionali.
E proprio di stadio ci sarebbe da parlare. E ne parleremo.

Noi continuiamo a sostenere con forza l’etica e la passione con la quale le nostre persone tutte, quelle del partito, della maggioranza e della Giunta vivono la gestione di un Comune, entrato in una fase storica difficilissima che ha dei responsabili, gli stessi che hanno fatto venire il Commissario. Guarda caso i nuovi compagni di viaggio della consigliera Stefania Minore.

Gruppo Consiliare PD Verbania
Gruppo Consiliare Lista Civica “Con Silvia per Verbania”

Il Movicentro, le responsabilità del centro destra ed il ritorno di un progetto

Movicentro

Lo scopo generatore del Movicentro è quello di definire, in un luogo naturalmente nevralgico del territorio, il centro delle rotte più importanti su ferro e gomma (inclusa la ciclo-pedonale) allo scopo di servire i percorsi verso Cannobio, Domodossola, Arona e Omegna. Un progetto possibile grazie a sinergie e progettualità dei settori pubblico/privato dei trasporti.

L’intuizione porta il nome dell’eccentrico assessore provinciale Francini, quota centro destra. Un merito – l’unico – che va attribuito a quella compagine politica, altrimenti responsabile della situazione che si è venuta a creare al momento attuale.

Il centro sinistra nel 2004, ai tempi alla guida del Comune di Verbania e della Provincia, fu persuaso della buona idea e ha fatto tutto ciò che poteva per rendere il progetto possibile.

Nell’ottobre del 2007 la Provincia ha siglato il contratto dell’appalto con l’impresa padovana Marinelli Costruzioni Spa.

Il 25 marzo 2008 sono stati consegnati i parcheggi che dovevano temporaneamente sostituire quelli che si andava perdendo nell’area dove sarebbe sorto il Movicentro: si tratta dell’area triangolare all’inizio della salita per la stazione e l’area sterrata dietro a Cover;

Il 9 febbraio 2009 sono iniziati i lavori dei cantieri per la costruzione del Movicentro.

A giugno 2009 le elezioni sanciscono la vittoria in Comune di Zacchera e in Provincia di Nobili. L’asse PDL-Lega ha in mano anche la Regione. Il Movicentro può andare avanti.

Ma non va avanti.

Si ferma.

Quello che era previsto essere “Movicentro” diviene un cantiere immobile.

La ditta Marinelli finisce in concordato preventivo ed il 20 settembre 2012 avviene il recesso del contratto.

L’ultimo atto è nella delibera di giunta della Provincia del 12 marzo 2014 che sposta 375.023,58 Euro (dalla quota regionale) destinati al Movicentro, pur sapendo di non potere trovare mai una copertura futura per la chiusura dei lavori. Di fatto, una scelta: quella di non far proseguire i lavori. Ed una chiara responsabilità: venire meno ad un progetto di valorizzazione del territorio e lasciar fermo uno spazio decisivo per gli spostamenti dei cittadini all’interno della provincia.

Tra maggio e giugno 2014 gli elettori conferiscono al centro sinistra l’asse Comune e Regione. La Provincia passerà al centro sinistra in Ottobre.

Ad Agosto, in Comune, Amministrazione e maggioranza propongono di ridare una possibilità ad un Movicentro ormai abbandonato a se stesso. La proposta convince anche parte della minoranza. Il progetto, benché ridotto, viene inteso ancora come necessario alla comunità.
Verbania inserisce i 147.000,00 Euro, da sempre accantonati, allo scopo di restituire l’area ai cittadini. Un impegno concreto cui si somma quello attuale della Provincia nel ritrovare i soldi sottratti al progetto Movicentro dalla giunta Nobili. Anche questa è una scelta: contraria a quella di disimpegno della giunta Nobili.

La soluzione sondata dalla Provincia al momento è in una operazione di ricostruzione dei residui mai adoperati dei mutui accesi nel passato con Cassa Depositi Prestiti.
Un impegno faticoso, il cui merito va al dirigente Proverbio ed al Vice Presidente Varini che si sono prodigati nel comprendere quale fosse la strada percorribile.

Il centrodestra ha voluto fermare quest’opera con pericolose operazione di bilancio. Oggi sta a noi rimettere in carreggiata questo percorso per poter dare al territorio quel che si merita, usando i soldi pubblici, che sono di tutti, per servire il bene comune.

RFI può e deve essere convinta oggi della serietà che Comune e Provincia mettono in questa opera. La Regione c’è per potere assicurare l’accordo.

Restituiamo l’area ai cittadini, costruiamo l’opera e ritorniamo alla sua idea iniziale.

Il Movicentro è ancora quella intuizione capace di rimettere in connessione il Territorio.

Un percorso di rigenerazione urbana

Verbania_MadonnaDiCampagnaNella serata di Consiglio Comunale di ieri si è dato inizio ad un percorso di rigenerazione urbana.

Il clima ormai troppo teso nel quale buona parte della minoranza ha deciso di concentrare i propri sforzi si è dovuto vivere anche su un aspetto importante come la riqualifica di Via Madonna di Campagna.

Un percorso nato da mesi, ampiamente condiviso in commissione urbanistica ed aperto al quartiere di Verbania Ovest, ha rischiato di essere fermato dalla volontà di quasi tutti i consiglieri di minoranza di abbandonare l’aula.

Due ore a discutere di legittimità dell’atto nonostante la piena disponibilità del segretario generale ad offrire gli elementi di certezza normativa.

Va detto che non tutta l’opposizione si è prestata al gioco facile della protesta a tutti i costi e responsabilmente alcuni consiglieri di minoranza hanno permesso il dibattito sulla futura scelta urbanistica e affrontato la votazione.

Il progetto prevede di offrire una doverosa dignità all’ingresso del cimitero di Suna, lo spostamento del sedime di Via Madonna di Campagna tra cimitero e questura e la creazione di parcheggi intorno alla questura.

Prevede inoltre quanto questa sera abbiamo approvato: la pista ciclabile tra cimitero e parcheggio del liceo Cavalieri, la riqualifica del parcheggio della scuola, la rivalorizzazione del verde di fronte al campo di calcio e, chiave di volta del progetto, l’abbattimento della casa ex-Squassoni già alla fine di luglio.

Gruppo Consiliare PD Verbania

Uscita dalla maggioranza di Sinistra Unita

unioni civiliL’uscita dalla maggioranza di Sinistra Unita palesa tristemente una  rottura che era nell’aria dai primi passi di questa nuova amministrazione.

Il Consigliere Di Gregorio ha elencato settimana scorsa in Consiglio Comunale gli orizzonti che il gruppo aveva indicato durante la prima adunanza di consiglio e ha rilevato grandi distanze dalle scelte dell’amministrazione e della maggioranza.

Eppure come gruppo, nei mesi passati, della proposta non abbiamo ricevuto nulla mentre abbiamo solo osservato lo smarcamento progressivo che Sinistra Unita segnava rispetto all’operato dell’amministrazione ed alle posizioni della maggioranza.

Critiche che lo stesso gruppo ha mosso in seno agli incontri di maggioranza chiedendo continui passi indietro all’amministrazione.

In quegli spazi si sono evidenziati punti di vista lontani tra loro, ma la maggioranza ha sempre fatto notare come mancasse una proposta operativa relativa alle proiezioni politiche disegnate da Sinistra Unita.

Certo dispiace la fine di una intesa che sembrava recuperata durante la campagna elettorale. Dispiace che un percorso quale quello di un centro sinistra unito si dimostri ogni volta più complesso.

Le tante anime che abitano la sinistra faticano a trovare una intesa che duri nel lungo periodo e questo mette a rischio le capacità di dare una risposta concreta ai bisogni dei cittadini.

Non ci resta quindi che prendere atto della fine di un percorso e salutare un gruppo a cui va rispetto, convinti come siamo che la strada della responsabilità del governo della Città sia fatta di scelte  concrete rispetto alle quali confermiamo l’ascolto di quanto dovesse giungere da Sinistra Unita.

Gruppo Consiliare PD Verbania

Y: La città dei laghi e le politiche urbanistiche europee

verbaniaContinua la rassegna di incontri legata alla campagna del circolo PD “A Verbania facciamo il punto. Anzi 6”
Il tema della prossima serata, lunedì 18 maggio alle ore 20.45 (presso la Società Operaia di Intra – Via De Bonis 36), sarà l’urbanistica come strumento per il rilancio del “fronte lago”.
Analisi di politiche urbanistiche europee calate nel nostro territorio, progettate su una visione intercomunale. Un’intera città, a forma di Y, dal Verbano al Cusio: la Città dei laghi.
Interverranno:
– Prof. Giuseppe Grieco, ex vicesindaco di Verbania e membro segreteria PD.
– Ing.re Stefano Rondo, esperto di progettazione sostenibile e smart city.
– Ing.re Pietro Agnelli, responsabile di un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere di Lambrate.
Modererà la serata il capogruppo PD Verbania Davide Lo Duca. Durante la serata interverranno il Sindaco Silvia Marchionini e il segretario del PD Riccardo Brezza.
Vi aspettiamo lunedì 18 maggio alle 20.45 presso la Società Operaia di Verbania-Intra in Via De Bonis 36.

Unioni Civili. Un passo in più nella giusta direzione.

unioni civili“Scatola Vuota”. “Amministrativamente inconcludente”. “Spot elettorale”. “Pochi sono quelli che poi si iscrivono ai registri”. “Assenza di condivisione”.
C’è da chiedersi cosa ci sia in quella parte dell’opposizione che ha voluto qualificare il dibattito attraverso queste dichiarazioni. Un dibattito che ha un tema solo: l’ampliamento dell’accesso ai diritti.
Proviamo ad entrare nel merito, non dimenticandoci che non tutta l’opposizione si è riconosciuta in tali affermazioni e apprezzando in particolare la lucida analisi di risposta che Paracchini ha offerto al riguardo.
Scatola vuota. Chi dice questo ritiene che il regolamento delle unioni civili sia passato senza un contenuto. Quando il suo contenuto è chiaramente il registro delle unioni civili: uno strumento amministrativo offerto a due persone che si amano (e che non possono o non vogliono contrarre matrimonio) al fine di ottenere servizi dal Comune riconosciuti a loro non come somma algebrica di due individui ma come soggetto unico, l’unione civile.
Amministrativamente inconcludente. Proprio chi dichiarava ciò, dicendo che l’attuale famiglia anagrafica garantita per Legge offre già tutti i servizi elencati nel regolamento, spiegava con le proprie parole che ciò non corrisponde al vero. I servizi cimiteriali oggi non riconoscono il diritto a chi convive di poter essere posto a riposare con la persona amata, ma pongono tale diritto al vincolo della valutazione da parte del Comune rispetto ad ogni singolo caso. Oggi questo non accadrà più! Oggi dichiarando di fare parte di una Unione Civile si accede immediatamente a questo sacrosanto diritto.
Spot elettorale. Quindi siamo in campagna elettorale? La risposta la conosciamo, quindi l’enunciazione ha un valore pari a zero.
Poche iscrizioni. Questo, se possibile, riduce ulteriormente l’accusa di spot elettorale: non si capisce che vantaggio elettorale si avrebbe, infatti, da poche persone che hanno registrato la propria coppia in Comune. Ma poi cosa vuol dire? Non si deve aprire ai diritti delle persone perché sono magari in pochi a volerne avere accesso? Chi si esprime in questo modo offre un capolavoro della ragione politica: i diritti si aprono solo a tanti, che importa se pochi ne vengono esclusi?
Infine assenza di condivisione. Questa affermazione, come molte delle precedenti, arriva in particolare dalle forze di centro sinistra che sono all’opposizione, quelle che, per intenderci, ci chiamano pubblicamente “pagliacci”. Non le forze di destra che ci chiamano “pecoroni”. Le opposizioni di sinistra e destra finalmente, dopo mesi, si contraddistinguono: nelle offese.
Bene… Ma chi si dichiara di sinistra, anche se magari ha sostenuto in passato il candidato della Casa delle Libertà alla corsa per il Comune, non può avere necessità di condividere di più un tema di questo genere, su cui il dibattito è vivo da 20 anni almeno. Deve avere l’urgenza di vederlo divenire realtà!
Martedì sera abbiamo finalmente reso reale l’accesso ai diritti a più persone.
Abbiamo fatto del bene a questa nostra bella comunità.
La strada è appena iniziata. In Italia il tema dell’accesso ai diritti dovrà essere semplificato. A iniziare dalle parole. Ne serve una sola. Più facile e più bella.
La parola è: matrimonio.
Per tutti.
Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania